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social Avvocata / Via Salvatore Tommasi, 20

Don Dolindo: il prete dei miracoli di via Salvatore Tommasi a Napoli

Tra un mese il 50nario della morte. In corso il processo per la canonizzazione. Chi era il frate venerato dai napoletani e ritenuto santo da Padre Pio da Petralcina

Quinto di 11 figli, discendente della nobiltà spagno-napoletana ormai in declino, il destino segnato dal nome - Dolindo deriva dal latino "doleo", sentire dolore, soffrire - crebbe tra sofferenze fisiche e ristrettezze economiche fino a quando, nel 1901, con il fratello Elio, venne avviato al sacerdozio.

La vita di Dolindo Ruotolo continuò ad essere difficile e piena di dolore: a causa di pregiudizi e malintesi, fu sospeso a divinis, accusato d'essere un "eretico formale e dogmatizzante", inquisito dal Sant'Uffizio, costretto a sottoporsi a perizia psichiatrica e, dopo essere risultato assolutamente sano di mente, ad esorcismo.

Don Dolindo e Padre Pio

Riabilitato, riprocessato e risospeso, Don Dolindo fu definitivamente riabilitato solo il 17 luglio 1937. Mentre si scontrava con la burocrazia clericale, però, i fedeli - non solo di Napoli - ne conoscevano le doti umane, mistiche e taumaturgiche. Tanto che Padre Pio, rivolgendosi ai fedeli che da Napoli erano andati a fargli visita, disse "Perché venite qui se avete don Dolino a Napoli, andate da lui che è un santo". E infatti è in corso il processo per la sua canonizzazione.

Don Dolindo e Napoli

Don Dolindo, fatta eccezione per un breve periodo di formazione, visse e operò sempre a Napoli, nella Parrocchia di San Giuseppe dei Vecchi e Immacolata di Lourdes, in via Salvatore Tommasi n. 20. Ed è qui che si trova la sua tomba.

"Bussate 3 volte alla mia tomba e io vi risponderò"

La tomba di Don Dolindo è da sempre meta di pellegrinaggio per tantissimi fedeli che si avvicinano, bussano 3 volte sul marmo e pregano: Don Dolindo, infatti, soleva ripetere "quando sarò morto, venite da me, bussate 3 volte sulla mia tomba ed io vi risponderò".

Quest'anno ricorre il cinquantenario della morte, avvenuta il 19 novembre 1970. Nella sua chiesa il 19 ottobre sarà presentato un libro che ne ripercorre la storia umana e mistica a firma di Pasquale Rea, sacerdote, che spiega: "Durante il lockdown mi sono sentito spinto dal Signore, attraverso l’intercessione di don Dolindo, a scrivere una sorta di accompagnamento spirituale che potesse sostenere tutti coloro che, come me, stanno vivendo questo tempo così particolare. Del resto, anche in questo senso, la vita di don Dolindo è emblematica, poiché egli ha vissuto lunghi tempi di isolamento, di incomprensione, ma non si è mai allontano dal Signore: tutt’altro, lo ha annunciato, ha scritto molto, ha predicato, a risollevato gli animi che coloro che erano nel bisogno".

La presentazione del volume e la messa che seguirà potranno essere seguite in diretta streaming sulla pagina Facebook "Don Dolindo Ruotolo".

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