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Giovedì, 25 Aprile 2024

L'attore napoletano che sta imparando a memoria tutta la Divina Commedia

Una passione iniziata da bambino e coltivata nel tempo

Non c'è italiano che non sappia a memoria almeno un verso della Divina Commedia, capolavoro di Dante Alighieri e fondamento della nostra lingua, che continua ad affascinare, stupire, insegnare e suscitare polemiche come quelle scatenate in questi giorni dalle parole del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Certamente più difficile, invece, è trovare qualcuno che a memoria sappia più di un verso. Recordman, in tal senso, come ricorda l'enciclopedia Treccani, è stato senz'altro un giovane tornitore divenuto poi carabiniere e ancora impiegato, maestro nelle carceri e quindi maestro elementare: si chiamava Enrico Merlini e divenne famoso nel 1956 partecipando al quiz “Lascia e raddoppia”. Merlini, infatti, la Divina Commedia a memoria la sapeva proprio tutta. Spiegò di aver imparato un canto alla settimana, in totale poco meno di 2 anni, e di ripetere continuamente, appena sveglio, al mattino.

Ad eguagliare Merlini nel secolo attuale è un attore: Giorgio Colangeli, 71 anni, conosciuto da molti per il ruolo di padre di Totti nella serie "Speravo de morì prima", già David di Donatello e nastro d'argento come attore non protagonista, laurea in Fisica generale, l'anno scorso impegnato al Teatro Argentina di Roma.

Il napoletano innamorato di Dante

Appassionati e cultori che cercano di raggiungere il record si trovano quindi un po' ovunque. A Napoli per memoria e soprattutto per entusiasmo ed espressività certamente si distingue Giuliano Del Gaudio: attore professionista (è diplomato all’accademia d’Arte drammatica del teatro Bellini di Napoli e alla scuola del Cinema della Ribalta di Napoli), visto in diverse grandi fiction (da “Gomorra” a “Squadra Antimafia” e “i Bastardi di Pizzofalcone 2”, nel 2011 nel cast di “Un posto al sole”) e anche spesso a teatro e cinema. Alla Divina Commedia - come racconta a NapoliToday - Del Gaudio si è avvicinato a 8 anni, ed è stato subito grande amore. E più la leggeva più ne restava affascinato e più desiderava scoprirla e capirla, conoscerla. Impararla a memoria, per tenerla con sé, è stata la conseguenza di questo amore. Al nostro microfono declama alcuni versi, il primo che ha imparato e quello che più ama, e ci racconta qualcosa di sé.

Quanti versi ha la Divina Commedia

Sappiamo tutti che la Divina Commedia è suddivisa in 3 cantiche, Inferno, Purgatorio e Paradiso, e che ogni cantica è formata da 33 canti, ma quanti versi ha l'Opera del Sommo Poeta? I versi, endecasillabi, sono complessivamente 14.233. Insomma, una sfida colossale oggi come oggi in cui tutto ciò che ci interessa è affidato a memorie esterne, dal pc al cellulare.

(Foto copertina Leandro Felicioni)

     

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