rotate-mobile
social

Antonio Mattone: "Quando Cutolo mi disse è vero, l'omicidio di Salvia l'ho ordinato io"

In libreria il volume del portavoce della Comunità di Sant'Egidio di Napoli che parla degli anni più bui della guerra di camorra a Napoli

Antonio Mattone è portavoce della Comunità di Sant'Egidio di Napoli, scrittore, giornalista ed è anche l'unica persona con cui negli ultimi anni abbia parlato Raffaele Cutolo, boss dei boss partenopei, morto poche settimane fa. Dopo aver raccolto materiali e ben 80 testimonianze, studiato incartamenti e atti di proccessi, Mattone ha ricostruito in un libro la storia di Giuseppe Salvia, il vicedirettore del carcere di Poggioreale che di Cutolo costituiva ad ogni effetto l'antitesi.

Salvia fu ucciso nel 1981 dalla Nuova camorra organizzata di Raffaele Cutolo, proprio perché cercava di contrastarne il potere all’interno del penitenziario. Nel libro Mattone non solo ci fa conoscere chi era Giuseppe Salvia, ma racconta anche la vita nel carcere di quegli anni e non mancano collegamenti ad avvenimenti come il rapimento di Ciro Cirillo.

"Giuseppe Salvia - spiega Mattone - è stata una figura poco valorizzata e, a quarant’anni della sua uccisione, la famiglia mi ha chiesto di scriverne la storia per farne conoscere il grande valore civile". Il volume, con la prefazione di Andrea Riccardi, per Guida editori, contiene l’ultima intervista esclusiva rilasciata dal boss Raffaele Cutolo, mandante del delitto, incontrato da Mattone nel supercarcere di Parma e il racconto del killer Mario Incarnato, che partecipò all’agguato.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Antonio Mattone: "Quando Cutolo mi disse è vero, l'omicidio di Salvia l'ho ordinato io"

NapoliToday è in caricamento