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Crediti d'imposta: parte da Napoli la protesta dei contribuenti

Il fondatore di Factory Tax: "Lo Stato sta provando a fare cassa con i crediti d'imposta dei contribuenti!"

Napoletano doc, esperto in materia fiscale e tributaria, fondatore di Factory Tax, con uffici a Napoli, Sorrento, Roma e Milano, Ezio Stellato è abituato ad andare dritto all'obiettivo: «È un vero e proprio controsenso: da un lato l’Europa mette a disposizione i fondi da impiegare a favore dell’adozione di strumenti di politica attiva e ammortizzatori sociali a sostegno dei contribuenti ma dall’altro lo Stato italiano prova a fare cassa con le somme dovute ai contribuenti a titolo di credito di imposta, sebbene gli stessi uffici della Pubblica Amministrazione non siano ancora edotti sui protocolli di attuazione e di accertamento. Un vero e proprio circolo vizioso, che grava sempre di più su chi lavora e paga le tasse».

Servono formazione e chiarezza

Stellato prosegue e accusa: «Non si possono prevedere meccanismi così artificiosi, senza definire corsi di formazione mirati nei confronti dei funzionari dell’Agenzia delle entrate, che permettano di conoscere e sapere come poter operare sull’analisi dei crediti di imposta, ad oggi definita esclusivamente da circolari vaghe e approssimative e sfornita anche di moduli per la richiesta di fruizione del credito per l’innovazione tecnologica 4.0. Affinché la riforma fiscale possa risultare davvero efficace è necessario riformare gli strumenti a disposizione dell’amministrazione del Fisco per creare una comunicazione uniforme e chiara con il contribuente. Occorre anche intervenire sulle attività di controllo, alleggerendole, con l’obiettivo di rendere più proficua la dialettica tra contribuente e Agenzia delle entrate. Serve una pubblica amministrazione a misura del contribuente».

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