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“Comunicazione, reti e relazioni nel caleidoscopio della pandemia”: un e-book (gratuito) per capire cosa è davvero successo

Edito da Ateneapoli, è curato da Alessandra Dionisio, dottore di ricerca in Scienze della Comunicazione ed esperta di comunicazione pubblica sanitaria

Il ruolo della comunicazione nel caleidoscopio della pandemia attraverso le riflessioni e le esperienze di sociologi e professionisti della salute, raccolte "per non perdere quei momenti come lacrime nella pioggia", spiega Alessandra Dionisio, dottore di ricerca in Scienze della Comunicazione ed esperta di comunicazione pubblica sanitaria che ha curato il volume “Comunicazione, reti e relazioni nel caleidoscopio della pandemia”, instant e-book edito da Ateneapoli, scaricabile gratuitamente dal sito dell’editore (www.ateneapoli.it). 

Il lungo percorso in cui le nostre vite si sono legate inscindibilmente alla gestione del contesto emergenziale dettato dalla pandemia da SARS-CoV-2 è lo spaccato entro cui si collocano le riflessioni di autorevoli studiosi che, con un approccio multidisciplinare, “ricompongono” la complessità di diversi universi, dalla sociologia alla medicina, in cui la comunicazione,intesa come relazione e consumo mediatico, nuove istanze educative, collante per la realizzazione di nuovi modelli di programmazione, strumento per l’innovazione e l’assistenza sanitaria, costituisce il vero fil rouge narrativo.

La narrazione conduce il lettore nello scenario cyber-punk della cinematografia degli anni ’80 per rievocare il medesimo contesto ansiogeno e contraddittorio che abbiamo condiviso durante le fasi più difficili della gestione pandemica, da lì si sviluppa il viaggio tra i diversi contributi degli autori. Si parte con le abitudini informative degli italiani durante la pandemia, per soffermarsi sul rinsaldato rapporto tra cittadini e Pubblica Amministrazione, alla ricerca di un governo della comunicazione che appare quanto mai necessario alla luce della molteplicità delle voci che hanno caratterizzato il contesto emergenziale.

Ci si sposta poi nel metaverso, con una riflessione che si focalizza sul ruolo dei social e delle famiglie in cui la solitudine è aumentata in maniera proporzionale all’allontanamento reciproco dei singoli membri, più impegnati nella loro vita sulle piattaforme sociali che nei contesti della realtà familiari. Dualismi e contraddizioni che caratterizzano anche l’universo salute e che riportano l’attenzione su una serie di dibattiti aperti (o riaperti) dalla pandemia sul ruolo e le funzioni del servizio sanitario e sui concetti di qualità e umanizzazione. Una molteplicità di componenti di cui tengono conto anche le testimonianze riportate nel testo, in cui la digitalizzazione e la realtà virtuale diventano coprotagoniste di nuovi modelli cura, con particolare riferimento al contesto pediatrico. 

"Non c’è alcuna pretesa di immobilizzare, fissare, rendere solide nuove convinzioni, questo testo raccoglie
frammenti di cambiamento prospettici, sfocature di realtà, istantanee dal campo di battaglia, da qui la
metafora del caleidoscopio che compone straordinarie figure, mobili e mutevoli, risultato di tutti gli elementi
e del loro interagire e la scelta di indagare in maniera fluida diversi ambiti disciplinari in cui
comunicazione, reti e relazioni rappresentano le traiettorie per il prossimo futuro
", scrive Dionisio. 

Ad introdurre i contributi degli autori la prefazione del Presidente di PA Social-Associazione nazionale per
la comunicazione e informazione digitale e di Fondazione Italia Digitale, Francesco Di Costanzo. 

Autori e autrici di questo lavoro collettivo di scrittura sono Antonia Cava, Marco Centorrino, Francesco Pira, professori associati di Sociologia dei processi culturali e comunicativi dell’Università̀ degli Studi di Messina; Maria Triassi, Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia dell'Università̀ Federico II di Napoli ed Ordinario di Igiene insieme a Patrizia Cuccaro, medico specialista in Igiene e Sanità Pubblica e Dottore di Ricerca in Economia e Management delle Strutture e delle Aziende Sanitarie; Ciro Esposito, Professore Ordinario di Chirurgia Pediatrica e Direttore della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Pediatrica della Federico II insieme ad Assunta Turco, coordinatrice infermieristica della Chirurgia Pediatrica della Federico II e le ricercatrici Maria Escolino e Mariapina Cerulo; Carmela Bravaccio, professore ordinario di Neuropsichiatria Infantile dell’Ateneo Federico II di Napoli insieme alla neuropsichiatra Maria Pia Riccio.

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