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Napoli scelta per la più importante esposizione sulla scultura tradizionale del popolo Songye. Ecco perché

I Napoletani e il gruppo congolese dei Songye uniti dalla visione magica della vita: 130 reperti in esposizione al Maschio Angioino

Si tratta della più importante esposizione mai realizzata sulla scultura tradizionale dei Songye, gruppo etnico africano insediato in un ampio territorio della regione centrale, quadrante sud-orientale, della Repubblica Democratica del Congo.

Feticci, portafortuna e scaccia-malocchio

L’arte dei Songye non è mai stata presentata in Italia e anche nel resto del mondo si contano pochissime esposizioni dedicate a questa popolazione che nelle sue sculture incarna più di qualsiasi altra l’immaginario creativo africano animato da quelli che un tempo venivano chiamati “feticci” e oggi antropologi e esperti d'arte preferiscono definire “figure di potere” o “effigi cultuali”, ovvero oggetti magico-protettivi frutto dell’intervento congiunto di scultori, fabbri e conoscitori di riti che li "attivano" mediante canti, preghiere e l’aggiunta di elementi animali e naturali. Qualcosa, insomma, di non troppo lontano dai nostri portafortuna o scaccia-malocchio. E proprio per questo, per l’installazione delle figure magico-protettive dei Songye, i curatori hanno scelto un antico luogo della cristianità - la Cappella Palatina - accanto ai frammenti di un ciclo di affreschi di Giotto, in un suggestivo ed evocativo gioco di simbolismi e rimandi alle pratiche tradizionali della religiosità in generale e di quella meridionale e napoletana in particolare, come spiega nel nostro video uno dei curatori.

La mostra

130 i reperti esposti, radunati da ConselliArt.

La mostra è curata dagli esperti internazionali Bernard de Grunne e Gigi Pezzoli, con produzione di Andrea Aragosa per conto di Black Tarantella, e il patrocinio dell’Ambasciata della Repubblica Democratica del Congo a Roma, del Consolato della Repubblica Democratica del Congo a Napoli, della Regione Campania, del Comune di Napoli, del Mann- Museo Archeologico Nazionale di Napoli, dell’Università “L’Orientale” e del Centro Studi Archeologia Africana di Milano.

L'esposizione resterà nella nostra città dal 29 ottobre 2022 al 15 gennaio 2023, nella Cappella Palatina del Maschio Angioino e potrà essere visitata gratuitamente da lunedì a sabato, dalle 10 alle 17. Un altro nucleo di figure dei Songye è invece ospitato al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, a testimoniare che al di là dell’interesse puramente etnografico, queste opere sono perfette espressioni dei valori estetici della cultura che le ha generate.

(Montaggio video A. De Cristofaro)

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