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Sabato, 20 Aprile 2024

Noemi Gherrero: "il mio cammino verso Santiago. Una sfida di quasi 800km a piedi"

La bella attrice e presentatrice napoletana tra panorami mozzafiato e (dis)avventure lungo gli 800 km a piedi del Cammino di Santiago. Come è andata la prima settimana

Sono vari i motivi per cui ci si mette in Cammino verso Santiago. E di sicuro non tutti riescono a portare avanti questa sfida, che è innanzitutto verso se stessi, le proprie convinzioni, il proprio carattere, oltre che il proprio fisico e le difficoltà oggettive frapposte dal percorso, non sempre facile.

Tra i pellegrini che quest'estate sono in viaggio verso Santiago anche Noemi Gherrero, napoletana doc, attrice, amata dal grande pubblico come conduttrice de "Le parole per dirlo" sulla Rai, conosciuta anche come la "Sharon Stone" italiana per la sua somiglianza alla volitiva star di Basic Instinct: identica la bellezza sensuale e i colori.

Nel video le sue avventure (e disavventure) della prima settimana di viaggio, tra salite e discese interminabili, panorami mozzafiato, pecore, piscine per i piedi, bucati a mano e niente da mangiare.

Noemi Gherrero: "In Cammino - la partenza"      

Scelgo Tolosa come destinazione di partenza da Napoli. L’alternativa era Bordeaux ma già ci sono stata e, come dico spesso, la vita è troppo breve per tornare due volte nello stesso posto. Insomma, ne deve valere la pena. Ma veramente. Comunque, da Tolosa prenderò un treno per arrivare a Bayonne e da lì dritti verso Saint Jean pied de Port.

Quanto è lungo il Cammino

800km circa (per alcune guide sono 791 km, per altre 810), da percorrere in almeno trenta giorni. Le tappe segnate sono 31 e trovo davvero difficile poter marginalizzare anche solo un giorno.

Mi piacerebbe poi arrivare a Finisterre, dritta all’oceano, ma questo è quello che dico adesso. Poi magari mi stanco, non riesco o semplicemente cambiano le motivazioni, le priorità.

Perché mi sono messa in cammino

È importante riuscirei ad ascoltare e a riconoscere quello che si muove dentro, tra la gola e la pancia. Potremmo sorprenderci, ma secondo me la motivazione incontra il cambiamento.

Le sensazioni prima di partire sono le stesse che mi accompagnano anche oggi. Sono vulnerabile alla mia lunaticità. Ma meglio così, guai per quelli che hanno solo certezze e che si impongono la stabilità e l’equilibrio.

Mi hanno chiesto perché lo faccio da sola, se ho paura, di qualche aggressione magari o che ne so, di morire mangiata da un lupo o di perdere i documenti e rimanere bloccata senza speranza. No, non ho paura ma so che potrei averne. Non ho fame adesso ma so che potrei averne. Non mi sento stanca , anzi, ma so che potrei averne. Ed è questa sospensione che mi affascina, che mi porta al viaggio. Quella sospensione che è per me l’equilibri , che è sempre oscillatorio e risponde al cambiamento, risponde all’incontro.

Non voglio sapere niente, perché mi sono rotta di quelli che sanno sempre come va a finire. E non si tratta di ottimismo, ma di pura realtà.

Io voglio stare nelle cose reali, e nelle cose reali non puoi azzardare, bluffare, falsare la tua mossa. Sono in balia delle emozioni, come giusto che sia. Sono in balia perché… vivo.

Cammino di Santiago (Foto Noemi Gherrero)

La mia benedizione l’ho chiesta nella cattedrale di Tolosa. Mi sono fermata e ho sentito come se dovessi fare qualcosa. Ho acceso un cero e espresso la mia motivazione. Me la scorderò di certo durante il cammino, ne rinnegherò la Fede o magari non sarà più importante. È per questo che l’ho ritualizzata, l'ho siglata in un patto, che no, non intende che la cosa adesso è religiosa. Io non sono neanche cattolica, nonostante sia fortemente spirituale È che credo che rito e simbolo siano da sempre gli accompagnatori dell’uomo. Non è stata una grazia ma una richiesta di forza #buencamino

(montaggio video A. De Cristofaro - NT)

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