rotate-mobile

Noemi Gherrero: l'arrivo a Santiago | VIDEO

"Dopo il cammino, ecco cosa mi sento di dirvi", spiega la bella attrice e presentatrice napoletana

Una media di 36Km al giorno, condizioni estreme tra caldo, freddo e fame, incontri on the road, tanta natura: è arrivata a meta l'avventura della bella Noemi Gherrero sul cammino di Santiago. Ecco cosa scrive

L'ingresso in Santiago

"Quasi fosse un segno del Cielo, entro in Santiago nelle ore più calde del pomeriggio. Ventidue giorni di viaggio, di tramonti ammirati dietro al riflesso di un calice di bianco, e di albe prese di spalle, quando il sole lentamente cresce e si alza all’orizzonte, quando ormai ero in viaggio già da un paio di ore.

Qui tutto si sveglia tardi e va a dormire molto tardi. Anche le emozioni. Gli stessi pensieri fanno a lotta, perché a volte sono vivi nella mentre, altre volte dormono silenziosi perché catturati dalla metodica continua e ripetitiva del viaggio a piedi. E rigorosamente scrivo quest’ultima mia traccia rispettando la tradizione che mi ha fatto compagnia in questi giorni, dopo aver camminato senza troppe pause, quando guardavo al momento della resa, come immagino si possa guardare al miraggio nel deserto.

L'esperienza del cammino

Ho dormito oggi. Ho voluto fare “siesta” qui in Santiago e quasi mi ha fatto strano non riprendere il mio ritmo. Così facendo ho omaggiato la Spagna ed il cammino. Gli ultimi dieci giorni li ho trascorsi in compagnia, ne sentivo il bisogno, ne avevo la voglia.

È vero quello che dicono, che il cammino consta di tre parti e che più vai avanti più le istanze si fanno spazio dentro di te, allargandosi come si allarga il sole quando è alto.

Non torno diversa - ero già sul mio cammino da un bel pezzo - ma torno liberata certamente. Liberata e soddisfatta di aver fatto una cosa che tenevo a fare da un bel po’. Sapevo che mi sarebbe piaciuto, sapevo da sempre che era una cosa che mi apparteneva.

Ecco cosa posso dirvi

Quello che posso dirvi è “prendetevi la libertà “, prendetevi la libertà di assecondare i vostri ritmi, prendetevi la libertà di camminare scalzi e immaginarvi nudi, senza costruzioni.

Prendetevi la libertà di sbagliare, di perdervi lungo la via, e di non avere fretta di ritrovare la strada. Prendetevi la libertà di guardare negli occhi chi incontrate, senza chiedervi cosa possa darvi.

Prendetevi la libertà di dire ”ho bisogno di camminare insieme a te”, di fermarvi ad ammirare un dettaglio che cattura la vostra attenzione senza pensare che questo vi rallenterà.

Prendetevi la libertà di pregare, anche quando non credete in Dio, perché la pace che ho provato in quelle Chiese silenziose è stata tale da suggerirmi la finalità. Ho cominciato senza ben sapere cosa intendessi fare.

Noi siamo "energia"

Ce bisogno di fede, c’è bisogno di amore. Non si tratta di essere in un modo, ma si tratta di scoprire esattamente il contrario. Usciamo dai luoghi comuni. Sento continuamente dirmi che io “sono il tipo per fare queste cose”, ma non è così. Non siamo tipi, siamo energia. Siamo sempre diversi e non c’è cosa più bella che poterlo appurare con i propri occhi.

Non ho riflettuto sul mio futuro, e neanche sul passato. In questo tempo c’è solo questo tempo.

Fare un cammino del genere significa scoprirsi, mettere in discussione tutto quello che credevamo essere. Il potenziale inesplorato è enorme e, che sia Santiago col cammino francese o che siano le varie sfide della vita, io mi auguro con voi, che tutti quanti noi siamo chiamati a rispondere al nostro senso della vita. Assisterò a un rito celtico pagano questa sera. Adoro queste cose. Sacro e profano convivono insieme e mi accompagnano senza sovrapporsi. Mangio, bevo, cammino, mi riposo. Mi lasciò conquistare. Conquisto. Non mi interrogo".

(Montaggio video A. De Cristofaro)

Video popolari

Noemi Gherrero: l'arrivo a Santiago | VIDEO

NapoliToday è in caricamento