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L'acqua da oggi ha una forma: il "vestito su misura" realizzato interamente a Napoli

A Napoli un team di ricercatori ha messo a punto un rivestimento istantaneo, sottilissimo, trasparente e biodegradabile adatto a qualsiasi volume di acqua. Infinite le applicazioni in ogni campo

In ogni libro di scienza è scritto che "l'acqua non ha forma propria". Ebbene, ormai non è più così, grazie alla pazzesca scoperta fatta a Napoli, dove un team di ricercatori è riuscito a realizzare un vestito su misura, in grado di dare forma all'acqua.

Il "vestito" per l'acqua, adatto a qualsiasi materiale gelatinoso o altamente idratato, è stato messo a punto da un gruppo di ricercatori dell'Istituto di scienze applicate e sistemi intelligenti (Cnr-Isasi), dell'Istituto di polimeri compositi e biomateriali (Cnr-Ipcb) e del Center for Advanced Biomaterials for Healthcare dell'Istituto italiano di tecnologia di Napoli (Cabhc-Iit) . La scoperta è stata pubblicata sulla rivista "Science Advances".

Si tratta, in pratica, di una pellicola polimerica, sottilissima e biodegradabile in grado di dare - appunto - forma dell'acqua che così, grazie all'originale "packaging" può essere controllata: il processo avviene istantaneamente e in modo completamente spontaneo, a partire da una piccola goccia di soluzione polimerica messa a contatto con la superficie del liquido da confezionare.

Considerato che l'acqua è una delle sostanze più presenti sul nostro pianeta - copre infatti  due terzi della superficie terrestre - e che anche gli organismi viventi sono fatti in alte percentuali di acqua, le applicazioni della scoperta sono infinite, in tutti i campi.

La pellicola polimerica messa a punto ad esempio "può rivestire completamente tessuti biologici di qualsiasi forma, compresi gli organi complessi, rendendone possibili trasporto, preservazione e protezione da agenti esterni", come spiega Paolo Netti, coordinatore del centro Iit di Napoli.

"Il processo sviluppato è al contempo innovativo e semplice, e potrà consentire di confezionare sistemi ad alto contenuto di acqua con diversi tipi di materiali polimerici. In tal modo sarà possibile realizzare rivestimenti caratterizzati da proprietà (trasparenza, permeabilità ai gas, proprietà meccaniche) opportunamente modulate in funzione dell'applicazione finale", aggiunge Gennaro Gentile, ricercatore Ipcb.

"Con questo processo possiamo cioè creare vestiti 'su misura' a prescindere dalla forma assunta dall'acqua. Il packaging, infatti, avviene sia nel caso di una goccia appoggiata su una superficie, sia nel caso di una goccia pendente da un orifizio o di un film liquido depositato all'interno di un contenitore: in quest'ultimo caso il polimero riveste e sigilla tutta la superficie libera del pelo dell'acqua", spiegano Sara Coppola e Pietro Ferraro ricercatori Isasi.   

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