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Caffè espresso: "Patrimonio Unesco" quello napoletano o l'italiano tradizionale?

Ufficializzata il 1° ottobre l'iniziativa del Consorzio di Tutela dell'espresso italiano tradizionale. Dalla nostra città però è già stata trasmessa alla Commissione Unesco, con la firma del Governatore De Luca, la documentazione relativa all'espresso napoletano. Chi la spunterà?

Il 1° ottobre è la Giornata Mondiale del Caffè. In occasione delle manifestazioni, previste in ogni Paese, il Consorzio di Tutela del Caffè Espresso Italiano Tradizionale ha annunciato la nascita della “Comunità del Rito del Caffè Espresso” con l'obiettivo di sostenere la candidatura del Caffè Espresso Italiano a "patrimonio immateriale dell’Umanità" presso l’Unesco. “L'espresso in Italia è molto più di un rito quotidiano – ha spiegato Giorgio Caballini di Sassoferrato, Presidente del CTCEIT – Attorno a questo semplice gesto che milioni di italiani compiono ogni mattina ruota una parte fondamentale della nostra cultura e della nostra socialità. È un modo per ciascuno di noi di sentirsi parte di una comunità ed è anche il motivo per il quale noi, tutti insieme, intendiamo sostenere e tutelare un rito legato alle nostre tradizioni e alla nostra storia, che ci rappresenta e identifica in tutto il mondo”.

L'iniziativa sarebbe assai bella se non rischiasse di "scippare" il riconoscimento Unesco al Caffè Espresso Napoletano per il quale l'iter per ottenerlo è iniziato da molto tempo: la Giunta regionale della Campania ha anche già trasmesso alla Commissione italiana per l'Unesco, il necessario dossier di candidatura - intitolato "La cultura del caffè espresso napoletano" - con la firma del Governatore Vincenzo De Luca. La procedura di iscrizione nella lista del Patrimonio culturale immateriale Unesco del caffè napoletano, dunque, è già in corso.

"Si tratta - si legge nella nota di accompagnamento della Regione Campania - di una candidatura di grande rilievo, pienamente in linea con l'importante lavoro svolto negli ultimi anni grazie anche all'iniziativa del consigliere Francesco Emilio Borrelli, per il riconoscimento, da parte dell'Unesco, delle più significative tradizioni agroalimentari. Il caffè in Italia non è soltanto una bevanda ma esprime una vera e propria cultura, un rito tutto napoletano che ha dato vita a tradizioni diffuse ovunque, come quella del caffè sospeso che evoca il senso dell'ospitalità, solidarietà e convivialità. Il dossier, redatto da un gruppo di esperti professori universitari, antropologi e giuristi, sintetizza questa dimensione e racconta il valore identitario della cultura del caffè, per i napoletani, i campani, e tutti gli italiani".

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