Ordinanza scuole, se mancano gli spazi ridurre le presenze in classe: potenziati i controlli davanti agli istituti
Le scuole dovranno però assicurare “almeno il 50% delle presenze”
A Napoli e provincia saranno potenziati i controlli per prevenire e contrastare assembramenti in prossimità dei plessi scolastici. E' quanto deciso nel corso di una riunione del Comitato per l'Ordine e la Sicurezza pubblica, presieduta dal prefetto, Marco Valentini, con la partecipazione degli assessori al Patrimonio, all'Istruzione e all'Ambiente del Comune di Napoli, dei vertici provinciali delle forze dell'ordine, del direttore scolastico regionale e del comandante della Polizia locale di Napoli.
Durante il vertice è stata esaminata la situazione dell'ordine e della sicurezza pubblica nell'area metropolitana con particolare riferimento ai controlli per verificare il rispetto delle prescrizioni normative dettate per il contrasto alla diffusione del virus da Covid-19, tenuto conto anche di quanto disposto dal Decreto Legge n.52 del 22 aprile scorso in riferimento all'attività didattica in presenza e agli orari di apertura degli esercizi commerciali. Nei pressi delle scuole che, dal monitoraggio appositamente effettuato, sono risultate maggiormente a rischio, gli agenti della polizia locale in sinergia con i volontari della Protezione civile regionale, opereranno il rafforzamento dei servizi di vigilanza, fermo restando l'intervento delle forze dell'ordine nelle situazioni di maggiore criticità. Al riguardo saranno pianificati appositi moduli di controllo in sede di tavolo tecnico presso la Questura. E' stato, inoltre, disposto il rafforzamento dei controlli nelle aree cittadine maggiormente interessate dal fenomeno della movida, da modulare secondo le indicazioni che verranno concordate in apposito tavolo tecnico presso la Questura partenopea.
Ordinanza
Nuova ordinanza questa mattina di De Luca sulle scuole: nel caso di non adeguato distanziamento sociale per allievi, docenti e personale scolastico, gli istituti sono autorizzati a disporre “forme flessibili nella organizzazione dell’attività didattica, al fine della riduzione dell’attività in presenza”. Le scuole dovranno però assicurare “almeno il 50% delle presenze”.