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La scuola riparte il 14 settembre: l'annuncio

Annunciate anche le linee guida per il ritorno in classe. Secondo il calcolo degli spazi non c'è posto per il 15% degli alunni

Con la conferenza stampa nella quale sono state ufficializzate le linee guida per la ripartenza della scuola è stata data anche la data ufficiale della riapertura. Il ministro Lucia Azzolina ha annunciato che le lezioni ripartiranno in presenza il prossimo 14 settembre. Nella conferenza insieme al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il ministro ha parlato delle principali novità che ci saranno con la ripartenza. Lo ha fatto partendo dai dati in possesso del ministero che al momento raccontano di un 15% degli alunni che eccedono il numero di coloro che potranno tornare in classe. Stando, infatti, alle prescrizioni date dal comitato tecnico scientifico, gli alunni dovranno tenere una distanza di un metro e gli attuali spazi a disposizione di tutte le scuole non permettono di far tornare tutti gli alunni in presenza.

Il software per calcolare gli spazi a disposizione 

Il ministero ha predisposto un software per calcolare precisamente tutti gli spazi a disposizione di ogni singolo istituto scolastico del Paese. Al momento è arrivato il 76% dei dati degli istituti nazionali da parte degli enti locali che ne sono proprietari. Il calcolo ha partorito la percentuale di alunni che resterebbero fuori e a cui va predisposta una contromisura. L'intenzione del governo è quella di “portare la scuola fuori dalla scuola” ha detto il ministro Azzolina proponendo alcune soluzioni di massima. L'obiettivo dovrebbe essere quello di portare gli alunni nei luoghi di cultura come musei, archivi, biblioteche, cinema e teatri. Per quanto riguarda i più piccoli il ministro ha lanciato l'idea di far fare loro lezione, qualora le condizioni atmosferiche lo permettano, anche in parchi pubblici a contatto con la natura. Un'altra idea lanciata è stata quella degli ingressi scaglionati.

A SCAMPIA SCUOLE IN APPARTAMENTI: BUFERA SU CONTE

Niente doppi turni e classi smembrate 

Il ministro ha però smentito categoricamente il ricorso a doppi turni o smembramento di classi. Ha esortato l'utilizzo di palestre, auditorium e spazi comuni della scuola che fanno parte del calcolo generale degli spazi. Secondo il governo per fare questo servirà un aumento degli organici e per questo hanno promesso l'assunzione a tempo determinato di 50mila persone tra docenti e personale scolastico. Annunciato anche un abbassamento del cuneo fiscale a partire da luglio sulle buste paga dei docenti che si troveranno dagli 80 ai 100 euro in più. Un “premio” che il ministro ha voluto tributare ai docenti. A questo è stato annunciato in aggiunta anche l'utilizzo di tremila edifici scolastici dismessi e lavori di edilizia scolastica per un investimento totale di un miliardo di euro che si aggiunge ai 1,9 miliardi stanziati da gennaio per l'edilizia scolastica e i 4,6 miliardi totali per il comparto scuola. Infine il ministro ha fatto anche riferimento a Scampia dove ci sono classi in appartamenti contrapponendo questa realtà a scuole iper-innovative presenti in altre realtà del Paese e parlando di un intervento necessario per evitare la dispersione scolastica. Nessun riferimento è stato fatto alla didattica a distanza parlando solo degli strumenti utili per il ritorno alle lezioni in presenza. Si aspetta adesso il testo ufficiale con le linee guida nel dettaglio. 

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