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Scuola: sciopero degli studenti per un ritorno in classe in sicurezza

L'Unione degli studenti della Campania chiede mezzi pubblici ed edilizia scolastica all'altezza

Sulla scia dei ripetuti momenti di protesta susseguitisi da inizio anno scolastico, anche oggi tantissimi tra gli istituti della Regione Campania si mobilitano per un ritorno in presenza che garantisca la tutela della salute di tutti i soggetti che attraversano gli edifici scolastici. La richiesta risulta spontanea visto il vuoto di politiche di welfare studentesco nei mesi che ci separano dall’inizio dello scoppio della pandemia. “Di ciò che reputavamo inderogabile per la riapertura delle scuole poco o niente è stato fatto, ci chiediamo come sia possibile tornare con una situazione invariata dal punto di vista della rete di trasporti, dello stato dell’edilizia scolastica, e di tutto ciò che è intrisecamente connesso al mondo scuola. Del resto la Didattica a Distanza sta mostrando tutte le sue carenze e porterà a danni notevoli nel tessuto sociale” dichiara Mario Novelli, Coordinatore dell’UdS Campania.

Trentaquattromila studenti sono attualmente a rischio dispersione scolastica, fenomeno la cui crescita è incrementata dal digital divide e dalle altre disparità socio-economiche. “Non possiamo ignorare il danno psicologico che la trasformazione dell’apprendimento in un processo privo di socialità, rafforzato nel suo modello frontale, ha arrecato alla nostra generazione” continua Mario. Tornare a studiare in presenza è una necessità inderogabile, ma deve passare per un adeguamento delle aule e del sistema di tracciamento epidemiologico dotando ogni scuola di presidi sanitari. Nel frattempo non accetteremo che la Didattica Digitale Integrata lasci indietro ancora altri studenti, che si sia ancora costretti a svolgere le ore di PCTO annuali previste, che studentesse e studenti debbano modificare i propri stili di vita e abbandonare i propri interessi per aderire ai turni che si stanno predisponendo nelle scuole per evitare gli assembramenti.

Servono collaborazione con i luoghi pubblici (soprattutto i luoghi culturali) per ospitare lezioni e assemblee studentesche, investimenti in diritto allo studio, confronto con la popolazione studentesca nelle decisioni che riguardano l’organizzazione scolastica e una programmazione attenta e condivisa della rete di trasporto pubblico. Siamo a conoscenza dei fondi in sede di bilancio stanziati dalla Regione Campania per l’anno 2021 sui trasporti, ma conosciamo bene anche le realtà ancora legate alle aziende di trasporto privato e quelle periferiche prive di collegamenti verso il centro.  Oggi protestiamo per un rientro in presenza ma che sia sicuro e definitivo, per operare nel tentativo di sanare le grandi lacune lasciate dal lungo periodo di DaD in termini di partecipazione alle lezioni e qualità dell’apprendimento, per far sì che sia garantito il diritto allo studio.

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