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Salute

Zucchero in età pediatrica, quali conseguenze può avere?

“Un eccessivo consumo di zuccheri in età pediatrica e adolescenziale non solo può portare complicanze cardiovascolari, tumori, diabete, ecc, ma anche alterazioni comportamentali in età adulta”. L’intervista alla dott.ssa Giuseppina Bentivoglio

E’ vero che lo zucchero rende i bambini iperattivi?

Gli effetti dello zucchero a livello del sistema nervoso sono mediati dalla dopamina che è un neurotrasmettitore ad azione stimolatoria e che determina iperattività motoria, ipermotivazione, potenziamento delle capacità creative. Gli stessi effetti sono stati osservati in seguito ad assunzione di cocaina, cioè il cervello funziona in maniera potenziata al massimo entro un paio di ore dall’assunzione. Ovviamente al momento di euforia segue il periodo di disforia, cioè disturbo dell’umore, depressione, irritazione. Questo down emotivo induce a cercare altro piacere, quindi assumere altre sostanze gratificanti fino ad instaurare una situazione cronica di dipendenza. Sarebbe opportuno dedicarsi ad altre fonti di gratificazione meno dannose come la musica, l’attività fisica, la lettura e altre esperienze positive”.

Lo zucchero è presente in natura in numerosi alimenti. Questo ci dice che lo zucchero è un elemento importante..

“Lo zucchero è di vitale importanza perché le cellule del nostro organismo utilizzano molecole di glucosio per produrre energia necessaria a tutte le funzioni metaboliche. Il livello di zucchero nel sangue (glicemia) è finemente regolato da meccanismi compensatori, soprattutto per evitare una riduzione dei livelli di glucosio circolante che è una condizione molto piu pericolosa della iperglicemia. Infatti in caso di ipoglicemia soprattutto il cervello e il cuore vanno incontro a gravi disfunzioni fino alla perdita di coscienza e alla morte”.

Quanto zucchero, quindi, dovrebbero assumere i bambini in età pediatrica? Stesso discorso vale per tutti i tipi di zucchero e anche per il miele?

“Le linee guida nazionali consigliano di mantenere il consumo di zuccheri al di sotto del 15% dell’energia totale della dieta. La quota tiene conto degli zuccheri naturalmente presenti in alimenti naturali come latte, miele, frutta e verdura e degli zuccheri aggiunti. Questa raccomandazione è un obiettivo nutrizionale per la prevenzione di patologie e vale per la popolazione generale”.

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