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Salute

Variante Delta, D'Andrea: "Il vaccino unica arma efficace per combattere il Covid"

"Se non arginiamo la diffusione del virus, continuiamo a concedergli la possibilità di variare e di vanificare quanto fatto fino ad ora"

Variante Delta, vaccini obbligatori e rischio quarta ondata Covid-19, sono i temi caldi al centro del dibattito politico e scentifico nelle ultime settimane. Su questo il Prof. Francesco D’Andrea, Direttore del Dipartimento di Chirurgia Plastica dell’Università Federico II di Napoli e Presidente della S.I.C.P.R.E. (Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica) dichiara: “Il vaccino rimane l’arma più efficace per combattere il Covid insieme al rispetto delle basilari norme più volte indicate dal Ministero, quali distanziamento, uso delle mascherine e igiene delle mani. Se non arginiamo la diffusione del virus continuiamo a concedergli la possibilità di variare e di vanificare quanto fatto fino ad ora. Tutti i nostri soci rispettano questi principi adottando il vademecum redatto dalla SICPRE”.

La formazione dei professionisti

Il Prof. D’Andrea, con la collaborazione di tutti gli enti locali preposti, insiste sua una corretta formazione ed informazione relativa alla chirurgia plastica che possa frenare l’influenza dei social, soprattutto sulla fascia giovanile, e il dilagare di professionisti non qualificati che creano solo danni, a volte irreparabili. “Nel campo della medicina estetica e in quello della chirurgia plastica - dichiara D’Andrea -, grazie all’apporto delle nuove tecnologie, si sono raggiunti risultati lodevoli, sempre che vengano rispettate le giuste indicazioni, cosa che può fare solo un professionista specialista nella materia”. La lotta contro l’abusivismo della professione è una battaglia iniziata da Francesco D’Andrea due anni fa con l'obiettivo di far capire a tutti i cittadini che vogliono sottoporsi a un tintervento di medicina estetica o di chirurgia plastica, quanto sia importante informarsi sulla qualifica professionale di chi effettuerà queste operazioni. Il Prof. Francesco D’Andrea ha chiesto al Ministero della Salute di fare chiarezza sulla legge che permette anche a chi non è qualificato di poter operare in questi settori.

Protesi mammarie e linfoma BIA ALCL: esiste una correlazione?

Tante sono le iniziative in essere per agire a favore della tutela della salute del cittadino portate avanti dal Presidente SICPRE. “Iniziative chedichiara D’Andrea -  spaziano dalla pura chirurgia estetica alla chirurgia ricostruttiva nei suoi vari ambiti, tra cui la medicina rigenerativa per il piede diabetico, la traumatologia, le ferite difficili e il tumore della mammella, con la finalità di realizzare percorsi unici ed omogenei in questi diversi settori da applicare su tutto il territorio". Recentemente la notizia riportata da alcuni media su una possibile correlazione tra protesi mammarie e un particolare tumore della mammella, il linfoma BIA ALCL, ha diffuso informazioni fuorvianti e non realistiche. “Da sempre siamo al fianco al Ministero della Salute - continua D’Andrea -  su tematiche che riguardano la sicurezza dei pazienti. Ad oggi, in accordo con il Ministero, possiamo affermare che ci sono dati scientifici di moderata rilevanza a provare la correlazione causale tra questa patologia e le protesi. Pertanto, la diffusione di notizie che in maniera immotivata creano allarmismo per le tante donne che devono impiantare protesi o sono già portatrici, sia per fini estetici che ricostruttivi, rappresenta una grave disinformazione. Certamente la ricerca non si deve fermare per approfondire il problema che ad oggi, numericamente parlando, ha unìincidenza scarsamente significativa”. 

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