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Vaccinazioni ASL NA 3, il dott. Coppola: “Oltre il 30% dei docenti diserta AstraZeneca”

“Nei nostri centri vaccinali sono soprattutto gli insegnanti a non presentarsi. A tutti coloro che hanno remore, dico non esitate, il vaccino è l’unica arma che abbiamo per combattere il virus”. L’intervista al referente dell'Asl Na 3 Sud per la campagna vaccinale anti-Covid

La campagna vaccinale a Napoli continua a far registrare rinunce e assenze tra i destinatari del vaccino di AstraZeneca. Nella giornata di domenica, nel centro vaccinale della Stazione marittima, su 840 convocati, tra personale scolastico e universitario, si sono presentati in 339 (il 40,36%), di questi 312 hanno ricevuto il vaccino di AstraZeneca, mentre agli altri 27 è stato somministrato il vaccino di Pfizer, perché soggetti con patologie incompatibili con il farmaco anglo-svedese. Alla Stazione Marittima sono stati registrati disertori anche tra le forze dell’ordine: su 264 convocati si sono presentati in 138 (il 52,27%). Flop delle convocazioni anche per il personale sanitario: nella giornata di lunedì, su 2500 si sono presentati in 1042 (6 su 10 hanno disertato). Prosegue, invece, a gran ritmo e con pochissime assenze la vaccinazione degli over 80, immunizzati tutti con Pzifer al Covid Vaccine Center della Mostra d’Oltremare, e quella dei soggetti fragili.

Abbiamo intervistato il dott. Antonio Coppola, referente Asl Na 3 Sud per l'emergenza Covid, per chiedergli qual è stata, in questi giorni, l’affluenza ai centri vaccinali dei distretti di sua competenza, e che fine fanno le dosi di vaccino residue a fine giornata e qualora non conservabili.

- Dott. Coppola, quali sono i centri vaccinali attivi afferenti all’ASL NA 3?

“Al momento sono attivi centri vaccinali presso gli ospedali di Nola, Castellammare, Gragnano e Pollena, dove viene somministrato il vaccino di Pfizer. Poi abbiamo attivi diversi centri distrettuali: uno a Massa Lubrense, uno a Piano di Sorrento, uno a Vico Equense, uno a Torre Annunziata, uno a Torre del Greco, uno a Portici, uno a Marigliano, dove vengono somministrati i vaccini di Pfizer, di Moderna e di AstraZeneca”.

- A quali soggetti state somministrando il vaccino di AstraZeneca?

“Docenti e personale amministrativo di scuole e Università, forze dell’ordine, tra i 18 ai 70 anni, senza patologie incompatibili con il farmaco anglo-svedese”.

- Napoli è tra le città italiane che stanno registrando il più alto numero di rinunce legate al vaccino di AstraZeneca. Quante disdette ci sono state da quando sono ripartite le vaccinazioni con questo farmaco?

“Tra gli insegnanti si è verificata una riduzione di oltre il 30% delle presenze rispetto alle convocazioni. Nel caso delle forze dell’ordine non si è, invece, registrata una forte flessione”.

- Per chi non si presenta è previsto un recupero?

“Chi non si presenta finisce in coda, sarà poi chiamato, in base all’età, quando saranno state vaccinate le categorie individuate dal piano vaccinale nazionale come “prioritarie””.

- C’è differenza tra chi “rinuncia” perché magari il vaccino non è quello desiderato, e chi si “assenta” perché è malato o per motivi di lavoro?

“Sì. Solo chi giustifica l’assenza per malattia può chiedere un nuovo appuntamento”.

- Prima che sospendessero il vaccino AstraZeneca in via precauzionale, si sono verificate reazioni avverse più o meno gravi nei pazienti vaccinati presso i centri vaccinali dell’ASL NA 3?

“Su oltre 17 mila vaccinati con questo farmaco, non è stata registrata alcuna reazione avversa importante”.

- Chi beneficia delle dosi residue non conservabili a fine giornata?

“In questi giorni si sta parlando molto della questione “dosi avanzate”, ma è una leggenda. Le dosi residue a fine giornata posso essere conservate: rientrano nel nostro hub dove vengono conservate nel ghiaccio secco e utilizzate il giorno dopo per la somministrazione. Se la fiala non è bucata, possiamo conservarla anche per un mese, se è bucata deve essere, invece, utilizzata entro 8 ore. Ma, generalmente, prima di bucare una fiala che ci consente di fare 10 vaccini (nel caso di AstraZeneca) siamo sicuri che potremo vaccinare 10 persone”.

- E il “meccanismo delle riserve” voluto dal Commissario straordinario per l'emergenza Covid, Paolo Figliuolo? Come funziona? Esistono già liste di riserva collegate alle ASL campane?

“Presso l’ASL NA 3 non è ancora attiva una lista di riserva. Ad oggi non abbiamo avuto disposizioni in tal senso. Comunque, queste liste vengono considerate come una sorta di “panchina” e consentirebbero a noi medici di lavorare con più serenità, e non rischiare di sprecare dosi. I soggetti in lista dovrebbero essere contattati con una chiamata diretta effettuata dall'Asl nel rispetto delle categorie e della cronologia di adesione".

- Quali categorie hanno accesso a queste liste?

“Chiunque si può inserire in questa lista: l’iscrizione è su base volontaria. Con questo “meccanismo delle riserve” un 50enne, ad esempio, può vaccinarsi prima rispetto ai tempi previsti dal piano vaccinale nazionale. L’unico aspetto negativo è legato al fatto che gli iscritti possono essere chiamati da un momento all’altro, e dal momento in cui vengono preallertati devono presentarsi entro un’ora all’hub indicato”.

- Tra le dosi di AstraZeneca che si stanno somministrando ci sono anche quelle appartenenti ai lotti sequestati?

No. A tutt’oggi quei lotti sono ancora sequestrati, stanno nei nostri congelatori, imballati e congelati. Dovevano essere dissequestrati domenica, ma ancora non è arrivata l'autorizzazione da parte della Magistratura”.

- Cosa vuole dire a coloro che hanno dubbi sul vaccino di AstraZeneca?

“Di vaccinarsi e non avere alcuna paura. Il vaccino resta l’unica arma che abbiamo per combattere il virus. La vaccinazione è necessaria, a dimostrarlo sono i dati: i vaccinati, anche se dovessero positivizzarsi, non sviluppano quasi mai forme gravi della malattia”.

- Dopo la prima dose di vaccino si sviluppa un'immunità parziale?

“AstraZeneca è il vaccino che sviluppa più rapidamente e in quantità più elevata anticorpi neutralizzanti: già dopo 10 giorni dalla somministrazione della prima dose il paziente è immune al Covid. Il richiamo è, però, necessario per stabilizzare questa immunità nel tempo. Il discorso è, invece, diverso per Pfizer e Moderna: solo dopo la seconda dose (dopo circa 15 giorni) il paziente sviluppa una risposta anticorpale tale da proteggerlo dal virus; se dovesse contrarre l'infezione da Covid-19 tra la prima e la seconda dose rischia di sviluppare anche forme gravi della malattia”.

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