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All’Università Vanvitelli uno studio sul DNA delle popolazioni antiche

L’analisi, effettuata con il metodo del radiocarbonio, ha dimostrato che le popolazioni dei Caraibi hanno un’origine precedente all’arrivo degli europei nel continente

Le popolazioni dei Caraibi hanno origini indigene, precedenti dell’arrivo degli europei nel continente. A confermalo - come riporta Vanvitelli Magazine - un ampio e approfondito studio sul DNA effettuato con il metodo del radiocarbonio, pubblicato sulla rivista Nature il 23 dicembre. Nel team internazionale di genetisti, archeologi, antropologi, curatori di musei e fisici, che ha condotto llo studio anche due professori dell’Università campana Luigi Vanvitelli. Fabio Marzaioli e Filippo Terrasi, rispettivamente Professore Associato di Fisica Applicata ed Emerito presso il Dipartimento di Matematica e Fisica dell'Università Vanvitelli, co-author di questo studio, hanno analizzato i genomi di 263 reperti provenienti da individui antichi (174 nuovi e 89 sequenziati in precedenza). Questi individui vivevano in quelle che ora sono le Bahamas, Cuba, Repubblica Dominicana, Haiti, Porto Rico, Guadalupa, Santa Lucia, Curaçao e Venezuela.

Le analisi hanno riguardato il corredo genetico di persone vissute nei Caraibi tra circa 3.100 e 400 anni prima del 1950 d.C., sulla base di 45 date radiocarboniche appositamente prodotte. I dati hanno di fatto risolto diversi dibattiti archeologici e antropologici, evidenziando le ascendenze attuali e raggiungendo conclusioni sorprendenti sulle dimensioni della popolazione indigena poco prima che le culture caraibiche fossero devastate dal colonialismo europeo a partire dal 1490. La ricostruzione cronologica degli eventi con il metodo del radiocarbonio ha richiesto un'analisi dettagliata dei campioni analizzati in termini di composizione isotopica delle ossa. Questo lavoro rende i Caraibi il primo posto nelle Americhe dove gli scienziati hanno ottenuto dal DNA antico dati ad altissima risoluzione che fino ad ora erano disponibili solo nell'Eurasia occidentale. La disponibilità di questa tipologia di analisi permette di rispondere a domande sul passato che non potevano essere affrontate prima. I ricercatori hanno scoperto che le popolazioni caraibiche di età arcaica sono coerenti con la discendenza da una singola popolazione originaria dell’America centrale o meridionale, in contrasto con i risultati della ricerca precedente. Il team di ricerca ha concluso che questi popoli arcaici probabilmente non avevano alcuna discendenza notevole con le popolazioni del Nord America.

L'EVOLUZIONE

Le popolazioni che lavoravano la ceramica migrarono nei Caraibi dal Sud America, molto probabilmente da un'isola all'altra attraverso le Piccole Antille, almeno 1.700 anni fa. Quando queste popolazioni iniziarono la loro migrazione si sostituirono quasi completamente le persone residenti che usavano utensili in pietra. Rimase solo una piccola percentuale della popolazione arcaica, persistente a Cuba fino all'epoca dell'arrivo degli Europei. Gli stili ceramici caraibici subirono cambiamenti radicali nei successivi 2.000 anni, prima che arrivassero gli europei. Le analisi, rivelano che mentre la ceramica si è evoluta, la genetica della popolazione è rimasta sostanzialmente la stessa nei Caraibi, secolo dopo secolo escludendo le prove di un contributo genetico sostanziale da parte dei gruppi continentali ed indicando che l'innovazione dell'era della ceramica è supportata da uno scambio culturale tra un'isola e l'altra piuttosto che dall'influenza di ondate di nuove persone che migravano dalla terraferma.

LO STUDIO

In questo studio è stato introdotto anche un nuovo metodo per stimare le dimensioni delle popolazioni antiche. Con sorpresa dei ricercatori, i numeri indicano che le persone vivevano nella regione combinata di Hispaniola (Haiti e Repubblica Dominicana) e Porto Rico nei secoli prima dell'arrivo degli europei si aggiravano tra le 10.000 e le 50.000. Questa stima è di molto inferiore alle stime precedenti e ai resoconti storici che valutavano queste popolazioni da centinaia di migliaia a milioni di persone. Le popolazioni caraibiche antiche hanno lasciato tracce genetiche nelle popolazioni caraibiche odierne, il DNA ancestrale dei Caraibi rappresenta oggi tra il 4 e il 14 % di quello della popolazione odierna mostrando un continuum temporale nella storia delle popolazioni caraibiche.

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