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Salute

Tumore della prostata, nuove prospettive di cura grazie ad innovativi agenti ormonali

Farmaci che stanno letteralmente cambiando la storia clinica della malattia

Nuovi agenti ormonali consentono di ottenere risultati importanti contro il tumore della prostata, sia nella fase metastatica ormono-sensibile, sia nella fase non metastatica ormono-resistente. Farmaci che stanno letteralmente cambiando la storia clinica della malattia. E anche per altri tipi di tumori, in particolare quello del rene e della vescica, vedono all’orizzonte interessanti prospettive. In particolare, contro il tumore del genesi profilano combinazioni di immunoterapia e farmaci anti-angiogenetici, ovvero delle nuove indicazioni per utilizzare in modo combinato farmaci che attivano il sistema immunitario contro il tumore o farmaci che ne inibiscono direttamente la crescita. Infine, per il carcinoma della vescica metastatico sono ormai una realtà nuove combinazioni terapeutiche e innovative terapie di mantenimento che servono a migliorare la sopravvivenza controllando la risposta ottenuta con una prima linea di farmaci. Queste sono solo alcune delle novità emerse dalla prima delle tre giornate che a Pozzuoli vedono coinvolti i maggiori esperti in ambito oncologico per discutere dello stato dell’arte e nuove opportunità per la cura di patologie oncologiche che sono tra quelle a maggiore incidenza. Con le Giornate Flegree di Oncologia 2022, volute e organizzate dal professor Gaetano Facchini, Pozzuoli si conferma dunque “cuore pulsante” di un’oncologia medica sempre più improntata alla multidisciplinarietà.

«Gli obiettivi che ci proponiamo di raggiungere quest’anno - spiega Facchini, primario dell’Oncologia Medica al Santa Maria delle Grazie - sono diversi e tutti molto importanti. In primo luogo ci proponiamo di analizzare gli aggiornamenti delle conoscenze relative alle caratteristiche cliniche, genetiche e biologiche dei tumori. Vogliamo discutere delle opzioni per la gestione chirurgica mini-invasiva operativa dei tumori, l’integrazione dei trattamenti combinati di radioterapia più chemio/immunoterapia, affrontare il delicato tema delle future possibilità di ricerca e gestione delle malattie metastatiche e definire gli attuali standard di trattamento nelle varie patologie neoplastiche in accordo con i PDTA regionali e le linee guida nazionali ed internazionali». Un lavoro che coinvolge diverse figure professionali e che viene portato avanti anche e soprattutto attraverso la discussione di casi clinici in modalità multidisciplinare con dibattiti, controversie, vere e proprie sfide cliniche e revisione dei recenti dati di sperimentazione degli approcci terapeutici emergenti con potenziale impatto sul cambiamento della pratica clinica. «L'assistenza multidisciplinare nei tumori è diventata una realtà - sottolinea Facchini - e i chirurghi insieme agli oncologi e radioterapisti sono tutti coinvolti nella gestione di questi pazienti. Per garantire la migliore assistenza possibile è essenziale che tutti i membri del team di trattamento siano aggiornati sulle tendenze attuali e sui dati emergenti, non solo nella propria area, ma anche nelle specialità correlate». Le Giornate Flegree di Oncologia sono importanti proprio perché offrono a medici e infermieri l'opportunità di ricevere aggiornamenti didattici sulle migliori pratiche e strategie di indagine e terapie in ciascuna delle aree tematiche, accompagnati da discussioni di casi pratici moderati da un gruppo di esperti in un ambiente multidisciplinare. Curiosità di grande interesse è quella legata alla presenza di Massimo Tammaro, ex pilota, leader e infine comandante delle Frecce Tricolori. Sua una interessantissima introduzione sull’importanza del lavoro di squadra per raggiungere risultati straordinari.

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