Tiroide e alimentazione: quali cibi mangiare e quali evitare in caso di disfunzioni tiroidee
"Tra gli alimenti che migliorano il funzionamento della tiroide ci sono le verdure e il pesce, ricchi di zinco e selenio, la frutta secca e i cereali senza glutine". L'intervista alla dott.ssa Daniela Vitiello
Cibi sconsigliati:
- latte vaccino: inibisce l'assunzione del farmaco utilizzato per la cura dell'ipotiroidismo;
- pompelmo: come il latte il vaccino inibisce l'assunzione del farmaco
- cereali contenenti glutine: è un forte infiammante e ne va limitato il consumo soprattutto in caso di ipotiroidismo autoimmune
- soia: gli isoflavoni in essa contenuta potrebbero limitare la sintesi degli ormoni tiroidei con conseguente malfunzionamento della ghiandola
- brassicaceae (cavoli, cavolfiori, ecc): non vanno consumati crudi poichè contengono delle sostanze antinutrienti per la tiroide
- fibre: un consumo eccessivo può interferire con l'assorbimento del farmaco
- carni trasformate: troppo ricchi di grassi trans fortemente infiammanti
- alghe: nonostante siano ricche di iodio, indispensabile per il corretto funzionamento della tiroide, l'organismo non è in grado di assorbirlo e utilizzarlo per le proprie funzioni fisiologiche
- fucus: questa alga molto ricca in iodio e spesso inserita in “pillole dimagranti” può causare un’aumentata stimolazione della produzione di ormoni tiroidei, inducendo la perdita di peso. A lungo andare può scompensare la stessa ghiandola
- crostacei: si consiglia di limitarne il consumo a causa della presenza di mercurio
Cibi consigliati:
- frutta fresca e verdura di stagione: fonte di selenio utile per un miglior funzionamento tiroideo
- pesce: ricco di omega 3 e fonte di iodio
- patata: fonte di selenio utile per la corretta funzionalità della tiroide
- frutta secca: fonte di omega 3 e di microelementi come lo zinco che, come il selenio, migliorano l'attività tiroide
- fibre e cereali senza glutine: vanno assunti lontano dai farmaci perché azzerano o affievoliscono i loro effetti
La qualità e la frequenza di consumo degli alimenti citati sopra fanno sempre la differenza. Questi sono consigli generici che vanno adattati ai singoli individui e legati al tipo di patologia.
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