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Salute

Tetti di spesa nella sanità privata: l'attacco a De Luca

Federlab contro il governatore e la decisione di ridurre il budget ai centri privati

"De Luca 'minaccia' di mandare i carabinieri (ma a chi?) perché c'è qualche laboratorio che ha superato il tetto di spesa il 10 del mese? Con tutto il rispetto che gli è dovuto, questo modo di fare non è più tollerabile". Lo scrive, in una lettera aperta indirizzata al presidente della giunta regionale campana, Gennaro Lamberti, presidente di Federlab Italia, tra le principali associazioni di categoria dei laboratori di analisi cliniche e dei centri poliambulatoriali privati accreditati con il Servizio sanitario nazionale (con più di duemila strutture associate presenti in tutta Italia).

"Proprio non capiamo - insiste - perché il nostro presidente da un lato dica di essere pronto a risolvere i problemi con ragionevolezza e dall'altro assuma un atteggiamento così muscolare". Per Lamberti "non è con le omelie del venerdì in tv che si risolvono i problemi. Non è possibile che le strutture sanitarie sentano la massima autorità campana parlare (male) di loro e non con loro. È paradossale che dall'inizio del 2022 Federlab sia stata ricevuta tre volte dal ministro della Sanità e mai dal presidente della Regione".

A De Luca, incalza Lamberti, "diciamo che la delibera di giunta regionale numero 599 relativa all'assegnazione provvisoria dei volumi massimi di prestazioni e dei correlati limiti di spesa è sbagliata. E che va discussa con le associazioni altrimenti sarà foriera di anni di controversie legali poiché, in assenza di regole chiare, precise ed oggettive, è il caos. Non sappiamo chi abbia fatto intendere al governatore che siamo contrari al tetto di spesa per singola struttura sanitaria. Siamo a favore, a patto però che sia costruito secondo i criteri che l'Autorità del Garante ha tratteggiato".

Il presidente di Federlab rivendica "il rispetto per attività sanitarie ed imprenditoriali che, fino a prova contraria, svolgono un ruolo essenziale nella sanità campana. E se, come spesso De Luca ama ripetere, esiste un 10 per cento che non rispetta le leggi, allora lo si sanzioni severamente. Come associazione di categoria non abbiamo mai perorato cause di chi non esercitasse l'attività in modo corretto. Non lo abbiamo fatto, non lo facciamo e non lo faremo mai".

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