rotate-mobile
Salute

Tendiniti, cosa sono e come si curano: risponde l’esperto

"Il tendine può logorarsi perché si assumono cattive posture o perché il muscolo viene sovraccaricato di lavoro, per questo motivo si consiglia di non esagerare quando si eseguono esercizi sportivi e di mantenere una postura corretta". L'intervista al dott. Fabrizio D'Urso

Cosa è il gomito del tennista?

"Il gomito del tennista è una frequente tendinopatia inserzionale a carico delle inserzioni tendinee dei muscoli epicondiloidei estensori dell’avambraccio, del polso e della mano che originano appunto dall’epicondilo laterale del gomito. Questa viene chiamata appunto con il nome di Gomito del Tennista in quanto il tennis è una delle attività sportive che maggiormente espone al sovraccarico dei muscoli epicondiloidei".

Schermata 2018-05-08 alle 18.50.48-4

Come si può curare una tendinite cronica?

"La prima cosa da fare è innanzitutto correggere la disfunzione meccanica che porta al sovraccarico del tendine, quale può essere uno squilibrio posturale, la scorretta esecuzione di un gesto atletico ripetuto nel tempo (come nel caso di sportivi), o movimenti ripetuti nel tempo collegati all’attività lavorativa. Il trattamento della tendinopatia dipende dalla fase in cui ci si trova, e cioè se è infiammatoria acuta o cronica. Dal punto di vista medico il trattamento può essere chirurgico (rari casi) e non chirurgico. Il trattamento chirurgico, consistente in pulizie dell’apparato di scorrimento con asportazione del tessuto infiammatorio, è riservato ai casi di fallimento del trattamento incruento o quando vi siano delle rotture parziali del tendine. Anche dopo l’intervento chirurgico il tempo di recupero è variabile in funzione del danno tendineo e di quanto è stato necessario eseguire con l’intervento. Il trattamento non chirurgico prevede, invece, riposo dall’attività sportiva, ghiaccio locale, terapia farmacologica con anti-infiammatori non steroidei (FANS) e anche bendaggi".

Ci sono rischi legati all’uso prolungato di anti-infiammatori?

"Sì. Molti pazienti sono inconsapevoli dei rischi dell’uso prolungato di Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei (FANS), tra questi: tossicità gastrointestinale, danni renali, un aumentato rischio cardiovascolare. La lunga durata della tendinopatia cronica potrebbe quindi incrementare il tasso di effetti collaterali dall’uso prolungato di FANS. Per le tendinopatie croniche non-infiammatorie degenerative (tendinosi) l’iniezione di corticosteroidi potrebbe portare a breve termine ad una riduzione del dolore. Ad ogni modo non c’è evidenza né per un sollievo dal dolore nel lungo periodo né per un ritorno funzionale “pain-free” dato da simili iniezioni. E' stato addirittura notato che l’uso di steroidi è in grado di predisporre il tendine a rottura, in modo particolare per i tendini rotuleo e achilleo. Risulta ovvio, quindi, che in caso di tendinopatie croniche (sintomi da più di 6 settimane) l’uso di cortisone dovrebbe essere concesso solamente in maniera occasionale e con l’obiettivo principale di creare delle piccole “finestre” di assenza di dolore per permettere al paziente di intraprendere la riabilitazione specifica".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tendiniti, cosa sono e come si curano: risponde l’esperto

NapoliToday è in caricamento