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Tagli alla psichiatria, 70 operatori a rischio: "Uno choc per i pazienti"

Un grido d'allarme dall'Asl Napoli 2. A Giugliano, 70 operatori psichiatrici rischiano il posto a causa del 'Decreto 5', un provvedimento di riorganizzazione del settore che rischia, oltre ad aprire una nuova vertenza lavorativa, di peggiorare l'assistenza a chi soffre di disagi mentali: "Secondo il decreto - spiega Manolo Ciancio, operatore e delegato Cgil - tra Giugliano, Villaricca e Qualitano, bisognerà chiudere quattro strutture. Inoltre, secondo il nuovo algoritmo sarà previsto un operatore ogni 10 pazienti, mentre fino a oggi abbiamo lavorato con il rapporto 1 a 5". 

Ma non è solo una questione di numeri, il decreto peggiorerebbe anche la qualità del servizio: "Vengono introdotte figure sanitarie e vengono eliminate quelle sociali, come i cuochi e i maestri d'arte. In questo modo, sarà impossibile coinvolgere i degenti in programmi riabilitativi". Non mancheranno i disagi, soprattutto per i familiari dei malati: "Dovranno cambiare struttura, sottoporsi a spostamenti da un lato all'altro del territorio e, soprattutto, questi pazienti si troveranno a cambiare luoghi e volti cui si erano ormai abituati e sui quali fondavano la loro quotidianità". 

Dai lavoratori arriva l'appello alla Regione Campania: "Sappiamo che questo processo non ha nulla di illegale - conclude Ciancio - ma vorremmo che i responsabili si ponessero sia il problema occupazionale, sia quello dell'assistenza. Vorremmo, noi operatori socio-sanitari, la possibilità di accedere a qualche bando per poter rientrare e offrire un servizio che, fino a oggi, ha portato molti risultati".  

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