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Domenica, 10 Dicembre 2023
Salute

Sindrome dell’ovaio policistico, quali sono sintomi e come si cura: risponde il ginecologo

“Si tratta di un disturbo endocrino-metabolico che colpisce il 10% delle donne in età fertile. E' una delle principali cause di infertilità femminile per questo motivo deve essere trattata e mai sottovalutata”. L’intervista al dott. Ciro Perone

La sindrome dell’ovaio policistico (o PCOS) è un disturbo caratterizzato dalla presenza di cisti ovariche multiple e da alterazioni endocrinologiche e metaboliche. Una patologia molto complessa che colpisce in Italia 1 donna su 10 in età riproduttiva. I sintomi con i quali si manifesta sono diversi e variano da soggetto a soggetto, i più frequenti sono l’irsutismo, la mancanza di ovulazione (irregolarità del ciclo mestruale o amenorrea, con conseguente sterilità) e l’insulino-resistenza, spesso associata ad obesità e diabete di tipo 2. L'origine della PCOS non è ancora chiara: si pensa che sia causata da una complessa alterazione funzionale del sistema riproduttivo data dall’aumento degli ormoni maschili (androgeni). Essendo una patologia che si presenta con una sintomatologia molto varia, spesso è oggetto di diagnosi sbagliate che conducono a cure intuili. Ma in caso di diagnosi di PCOS quali sono le opzioni terapeutiche? E quale differenza c'è tra la Sindrome dell'ovaio policistico e l'ovaio policistico? Ne abbiamo parlato con il dott. Ciro Perone, primario del reparto di Ginecologia della Clinica Sanatrix di Napoli e fondatore del progetto “Endogyn” che ha tra i suoi obiettivi lo studio della PCOS e la cura delle donne che ne sono affette.

  • Dott. Perone, cos’è la Sindrome dell’ovaio policistico?

“La Sindrome dell’ovaio policistico è una condizione clinica caratterizzata da cicli mestruali irregolari o assenza del ciclo (amenorrea), obesità e segni di iperandrogenismo, quali ad esempio acne ed irsutismo. Viene così definita perché, solitamente, le ovaie contengono un gran numero di cisti follicolari di diametro variabile che gli conferiscono un aspetto “multifollicolare” o “policistico” alla valutazione ecografica. Si tratta, tuttavia, di una sindrome che non coinvolge solo le gonadi femminili ma influische anche sul sistema metabolico-sistemico”.

  • Quali sono le cause di questa Sindrome?

“L’eziologia della malattia è ancora controversa. Possiamo semplificare dicendo che la Sindrome dell’ovaio policistico è espressione di una complessa alterazione funzionale del sistema riproduttivo dovuto principalmente all’aumento, in quantità variabile, degli ormoni maschili (gli androgeni) associati ad un’assenza quasi costante di ovulazione”.

  • Quali sono i sintomi?

“Come ho detto prima, a causare i segni e sintomi di questa sindrome è l'aumento degli androgeni. Tra i principali troviiamo i disturbi del ciclo mestruale, che sono il motivo più frequente per cui la donna si rivolge al medico. Possono verificarsi cicli anovulatori, quindi con assenza di ovulazione e sterilità correlata. Ma, talvolta, i flussi possono essere anche più scarsi o più abbondanti e possono “ritardare” rispetto all’atteso. L’irsutismo è un altro sintomo quasi sempre presente, che si traduce nell’aumento di peluria su viso e corpo, con un pelo che risulta essere più pigmentato, duro e spesso. Raramente e nelle forme più conclamate compaiono i cosiddetti segni di virilizzazione, con stempiamento, recessione della linea di attacco dei capelli sulla fronte, acne ed aumento della produzione di sebo, con risultante pelle grassa. Può essere contestualmente presente un aspetto androide, massa muscolare più pronunciata, voce a tonalità bassa, aumento di volume del clitoride e delle grandi labbra, aumentato desiderio sessuale”.

  • È vero che metà delle donne che ne soffre non sa di averla?

“La PCOS si caratterizza per una variabilità di manifestazioni cliniche che si diversificano molto tra una paziente e l’altra, sia per i sintomi che possono essere più o meno presenti, sia per la loro intensità, rendendo alcuni quadri molto sfumati. Tale condizione rende il sospetto diagnostico non sempre agevole. Capita di frequente di diagnosticare la PCOS a donne che avevano cercato di dare risposta alle loro problematiche rivolgendosi ad uno specialista diverso per ogni singolo disturbo. Al contrario, per questo tipo di sindrome è opportuno valutare la donna nella sua totalità, magari con un approccio multidisciplinare, ma cercando di dare una soluzione unica che possa spiegare tutti i disturbi di cui la donna si lamenta. In questo senso è fondamentale rivolgersi a ginecologi esperti in tale ambito. Oltre ad essere primario del reparto di Ginecologia della Clinica Sanatrix, sono responsabile del progetto “Endogyn” che ha tra i suoi obiettivi, oltre al trattamento dell’endometriosi e delle principali affezioni ginecologiche con approccio mini-invasivo, anche la cura delle donne affette da PCOS. Insieme ai miei due aiuti, il dott. Flavio Grauso ed il dott. Giuseppe Rosario Lannino, offriamo assistenza alle donne affette dalla Sindrome dell’ovaio policistico promuovendo un iter diagnostico individuale e un trattamento personalizzato”.

  • Che differenza c’è tra Sindrome dell’ovaio policistico e ovaio policistico?

“La ringrazio per questa domanda perchè mi permette di chiarire un importante concetto e di sfatare alcune credenze che alimentano inutili ansie e paure. La sola presenza di ovaie policistiche, rilevate all’ecografia, non significa essere affette dalla sindrome dell’ovaio policistico. Anzi il reperto di ovaia multifollicolari è di tipico riscontro nelle giovani donne subito dopo il menarca, senza tuttavia che vi sia alcuna condizione preoccupante. In alcune donne in età fertile è possibile riscontrare ovaia multifollicolari senza riscontrare problemi e senza che si abbiano ulteriori sintomi. Quindi l’ovaio policistico è una condizione differente dalla Sindrome dell’ovaio policistico che, invece, è una “sindrome multifattoriale metabolica sistemica”, ovvero una condizione le cui cause sono da ricondurre ad una molteplicità di fattori, e che rappresenta la più comune causa di disturbo endocrino dell’età fertile della donna”.

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