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Venerdì, 19 Aprile 2024
Salute

Scoliosi, cos’è e come curarla: risponde l’esperto

“Oltre alla fisioterapia, l’attività sportiva è sicuramente un toccasana. Gli sport più indicati sono la ginnastica, le arti marziali, la danza. Il nuoto, invece, è fortemente sconsigliato perchè induce a un collasso della schiena”. L’intervista al dott. Fabrizio D'Urso

Un male “dimenticato”, oggi sottovalutato e trascurato da molti genitori. La scoliosi colpisce circa il 6-7% della popolazione, soprattutto le femmine, e si manifesta in età prepuberale. Si tratta di una deviazione permanente laterale e rotatoria della colonna vertebrale, alla quale seguono gravi alterazioni estetiche e funzionali. Le cause che portano a questa patologia sono molteplici, ma nella gran parte dei casi rimangono sconosciute (in questi casi si parla di “scoliosi idiopatica”, cioè senza cause chiare). La scoliosi tende, generalmente, a peggiorare durante il periodo di crescita della statura, e la sua evoluzione cessa quando termina il processo di accrescimento. Prima si identifica questa patologia, maggiori sono le possibilità di evitare peggioramenti e danni irreversibili alla colonna vertebrale. Gli stessi genitori possono cogliere segni sospetti con un piccolo e semplice test: basta che il bambino si pieghi in avanti, con le gambe tese e le braccia a penzoloni, per capire se un lato del tronco è più alto dell’altro. In quest’ultimo caso meglio rivolgersi subito a uno specialista.

Per capire meglio cosa accade nella scoliosi e come è possibile prevenire questa patologia NapoliToday ha intervistato il dott. Fabrizio D’Urso, fisioterapista esperto in Riabilitazione dei Disordini Muscolo-Scheletrici e del Movimento.

Cosa è la Scoliosi e come vengono classificate le tipologie?

“La Scoliosi è una deformità tridimensionale e permanente della colonna vertebrale non modificabile volontariamente, che si accompagna ad alterazioni anatomiche delle vertebre e delle altre strutture di sostegno del tronco. La Scoliosi viene principalmente classificata in base al tipo di curva, in base alla/alle localizzazione della/e curva/e (lombare, toracica, cervicale) e in base al numero. Viene inoltre classificata in base all'età di prima rilevazione definita infantile (fino a tre anni), giovanile (dai tre anni fino alla pubertà), adolescenziale (dalla pubertà fino alla completa maturità ossea o dell’adulto). Di solito questa patologia si presenta durante la crescita e peggiora sino alla maturazione ossea, con un picco a inizio pubertà, alle soglie dell’adolescenza. Se supera certi livelli (spesso oltre i 30°, quasi sempre oltre i 50°), l’evoluzione non cessa con la crescita, anche se diviene molto lenta (0,5-1 grado all’anno): spesso ne consegue un incurvamento di lato e in avanti in età anziana”. 

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Che differenza c’è tra Scoliosi e atteggiamento scoliotico?

"La Scoliosi è una vera e propria patologia con delle caratteristiche precise e che risponde a fattori genetici ed ambientali che se non trattata può evolvere, in alcuni casi anche importanti (oggi molto rari) che possono portare anche a compromissioni cardiache e respiratorie. L’atteggiamento scoliotico invece è un paramorfismo, cioè uno scorretto atteggiamento posturale non associato a modifiche strutturali (presenti invece nella Scoliosi), completamente reversibile e volontariamente correggibile”.

Con quali sintomi si manifesta questa patologia?

“Non sempre la Scoliosi è sintomatica, la sintomatologia varia da individuo a individuo e non sempre è correlata alla gravità della Scoliosi. Se sintomatica i primi sintomi iniziano a manifestarsi in genere durante la crescita con tipici dolori muscolari che possono colpire vari distretti corporei (in genere la muscolatura della schiena). Successivamente, se non trattata, possono insorgere altri sintomi legati a problematiche derivanti da danni secondari a carico di vertebre e a carico di strutture di sostegno del tronco”.

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