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Salute

Sali minerali, perché sono importanti e come reintegrarli in estate

“Queste sostanze sono essenziali per il nostro fabbisogno in quanto alla base di crescita, sviluppo e cicli metabolici”. L’intervista alla dott.ssa Diana De Falco

Per combattere l’afa estiva i medici consigliano di reintegrare i sali minerali con l’alimentazione e bevendo molta acqua. Ma cosa sono esattamente i sali minerali? Sono composti inorganici indispensabili per il corretto funzionamento delle funzioni biologiche che, però, il nostro organismo non produce ma assimila dal consumo di acqua, piante e animali. Per questo, soprattutto nei caldi mesi estivi quando la sudorazione è abbondante, è importante reintegrarli con l’alimentazione. Ma in quali cibi sono contenuti i sali minerali e come reintegrarli in caso di carenza? Lo abbiamo chiesto alla dott.ssa, biologa nutrizionista, Diana De Falco che ci ha anche svelato alcune ricette fai da te per reintegrare in maniera naturale i sali minerali.

Dott.ssa, cosa sono i sali minerali e quale funzione svolgono nel nostro organismo?

“I sali minerali sono sostanze inorganiche che normalmente vengono assunte con l’alimentazione. Nel nostro organismo svolgono due funzioni principali:

  1. Pur non essendo coinvolti in prima linea nella produzione di energia, svolgono un ruolo chiave: aiutano i nostri enzimi ad ottenerla dai macronutrienti (lipidi, proteine e carboidrati).
  2. Contribuiscono al buon funzionamento fisiologico cellulare in quanto regolano il bilanciamento idrosalino. È chiaro, quindi, che sono essenziali per il nostro fabbisogno in quanto alla base di crescita, sviluppo e cicli metabolici”.

In quali cibi sono contenuti?

“Direi tutti! Ebbene sì, non solo frutta e verdura ne contengono in grandi quantità, ma ne sono particolarmente ricchi tutti i cibi di origine vegetale e animale, da non dimenticare l’acqua. E’ importante, quindi, seguire regimi alimentari ben variegati ed equilibrati”.

Cosa può comportare una loro carenza?

  • Una carenza di calcio: osteopenia (fino ad arrivare alla più grave osteoporosi), rachitismo, crisi tetaniche.
  • Carenza di magnesio: svolgendo la sua funzione soprattutto sul tessuto muscolare e nervoso, una sua carenza potrebbe scatenare aumento delle contrazioni muscolari, anche e soprattutto involontarie.
  • Un carenza di ferro: debolezza affaticamento astenia anemia difficoltà di funzionamento del sistema immunitario, con maggiore incidenza di infezioni.
  • Una carenza di fosforo: stanchezza e dolori ossei.
  • Una carenza di potassio: debolezza, tachicardia, dolori muscolari.
  • Una carenza di sodio: effetti di un suo deficit alimentare può portare a conseguenze molto serie come denutrizione o, in casi più seri, anoressia.
  • Una carenza di iodio: è un problema molto comune e che altera la funzionalità della tiroide con conseguente ipotiroidismo. Attenzione al giusto dosaggio dello iodio in gravidanza in quanto una sua carenza può causare problemi allo sviluppo del feto.
  • Una carenza di cloro: è molto raro riscontrare una carenza di cloro, che può verificarsi a seguito di una rilevante sudorazione non bilanciata dall’assunzione di alimenti che contengono questo elemento, o anche in conseguenza di forti perdite di liquidi come vomito, diarrea o uso di diuretici senza controllo medico.
  • Una carenza di cromo: i sintomi di una carenza possono essere un alterato metabolismo di grassi e zuccheri con conseguente aumento di trigliceridi e colesterolo ematico e aumento dei depositi adiposi.
  • Una carenza di silicio: unghie fragili Una carenza di zinco: essendo un elemento chiave per lo sviluppo, una sua carenza incide sulla crescita e può causare perdita di appetito e scarse difese immunitarie”.
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