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Salute

I “cibi light” fanno realmente dimagrire? Risponde la nutrizionista

“Questi alimenti inducono psicologicamente un falso senso di sicurezza: ritenendo di introdurre meno calorie e convinti di mangiare cibi che non fanno ingrassare, si finisce per mangiare di più, vanificando l’eventuale vantaggio calorico ottenuto”. L’intervista alla dott.ssa Marialuisa Alliegro

Spesso sulle confezioni di questi prodotti leggiamo “senza uova” o “0,001% di colesterolo”, ma poi negli ingredienti troviamo grassi vegetali come l’olio di cocco o l’olio di palma. E’ vero che questi grassi vegetali sono più salutari e meno calorici di quelli animali?

“In linea generale possiamo affermare che i grassi vegetali sono da preferire ai grassi di origine animale che portano ad un maggior aumento di colesterolo essendo più ricchi di acidi grassi saturi. Tuttavia, mentre l’olio d’oliva, l’olio di mais, l’ olio di semi di lino, hanno un’azione benefica per l’organismo, l’olio di palma e l’olio di cocco sono ad alto contenuto di acidi grassi saturi ed hanno un effetto negativo sul colesterolo. Inoltre un recente studio dell’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) ha evidenziato come nei grassi vegetali, durante l’iter produttivo delle industrie alimentari, si sviluppino sostanze dannose per la salute, definite “contaminanti di processo”, in particolare quando gli oli vegetali vengono raffinati ad alte temperature (circa 200 gradi). Ci tengo a precisare che, se un consumo eccessivo di grassi animali è sicuramente pericoloso per la salute, anche demonizzarli può esserlo. I grassi animali non fanno sempre male: pesci e carni bianche, ad esempio, sono una preziosa fonte di omega-3; il burro, se consumato con moderazione, ha una potente azione immunostimolante, regola le allergie e previene l’osteoporosi. Sotto il profilo nutrizionale, i cibi light abbondano di “riempitivi” in sostituzione di ingredienti più costosi (uova, burro)”.

Molti studi scientifici hanno dimostrato come il consumo di prodotti "light" sia responsabile dell'incremento dell'obesità. Come è possibile?

“Oggi è sempre più diffusa la consapevolezza dei danni provocati dal consumo eccessivo di zuccheri e ciò ci spinge direttamente nelle braccia dei prodotti “light”. Un aspetto da considerare è che i cibi light anche se hanno poche calorie, sono meno gustosi e sazianti, non appagano il palato e non placano il senso di fame. Inoltre, questi alimenti inducono psicologicamente un falso senso di sicurezza: ritenendo di introdurre meno calorie e convinti di mangiare cibi che non fanno ingrassare, si finisce per mangiare di più, vanificando l’eventuale vantaggio calorico ottenuto. Stando a quanto emerso da uno studio pubblicato sulla rivista Physiology & Behavior da Krzysztof Czaja (Università della Georgia), i cibi light, pur essendo realmente meno calorici, non aiutano a dimagrire, anzi, possono causare l’aumento di peso perché contengono molti zuccheri come sostituti dei grassi, inoltre pare favoriscano infiammazioni cerebrali e problemi metabolici. Secondo un altro studio condotto dalla Adelaide Medical School in Australia, l’elevato consumo di dolcificanti artificiali avrebbe effetti sul metabolismo del glucosio, costituendo un fattore di rischio per l’insorgenza del diabete di tipo 2”. 

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