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Salute

Medicina rigenerativa, in Campania +40% di interventi negli ultimi due anni

"Questa disciplina e' sempre più utilizzata nella medicina estetica per contrastare l’invecchiamento di pelli e tessuti, ma anche per riparare o rigenerare tessuti o organi danneggiati da malattie e traumi", afferma il Prof. Francesco D’Andrea, Direttore del Dipartimento di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica dell‘Università Federico II

Rappresenta un nuovo traguardo della medicina sempre al passo con le nuove tecnologie scientifiche. Sì, perchè la Medicina rigenerativa può essere anche adoperata per contrastare l’invecchiamento di pelli e tessuti, ma anche per riparare, rigenerare o sostituire tessuti o organi danneggiati da malattie, traumi o a causa di difetti presenti dalla nascita (congeniti).

“Per medicina rigenerativa - dice il Prof. Francesco D’Andrea, Direttore del Dipartimento di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica dell‘Università Federico II - si intende un insieme di procedure che hanno come determinatore comune la stimolazione naturale dei propri tessuti. Tra quelle più efficaci ricordiamo le procedure basate sui derivati dal sangue periferico come il PRP o pappa piastrinica ricca di fattori di crescita, il lipofilling nelle sue varie forme di trapianto di grasso, i micro innesti derivati dalla cute oltre varie tecnologie quali luce blu, laser frazionato, etc, che da sole o abbinate con protocolli specifici alle suddette procedure ottimizzano i risultati. Oltre che per patologie la medicina rigenerativa trova oggi grande impiego nel campo dell’estetica medica per combattere e ritardare i segni dell’invecchiamento, migliorare cicatrici e ultima frontiera per combattere la calvizia, anche in supporto a chi ha avuto un trapianto di capelli”.

La Campania, prima in Italia per interventi di Medicina rigenerativa, ha istituito un tavolo tecnico sul questo campo della medicina, presieduto dal Dott. Giuseppe Longo, Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli, e composto da rappresentanti delle varie specialità che si avvalgono della Medicina rigenerativa per cercare di fare ordine sul caos che ruota intorno a questo argomento. I numeri della medicina rigenerativa salgono di anno in anno: negli ultimi 2 anni (2021-2022) solo in Campania, gli interventi sono aumentati di circa il 40%.

Fondamentale resta, la battaglia che il Prof. Francesco D’Andrea sta conducendo già da anni contro l’abusivismo della Professione in cui rientrano anche coloro che utilizzano la medicina rigenerativa in maniera inappropriata. “Occorrono regole e formazione - sottinea D'Andrea - affinchè si creino i presupposti per garantire sicurezza oltre che risultati. Stiamo valutando anche con la Regione di istituire a tal fine corsi di formazione specialistici che servano a garantire la salute dei cittadini”.

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