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Luce blu di smartphone e pc, effetti nocivi e come proteggerci

"Non demonizziamo i dispositivi digitali ed elettronici, ma è bene sapere che un’eccessiva esposizione alla luce blu emessa da questi può arrecare danni alla vista e disturbare il sonno”. L'intervista al Prof. Vincenzo Orfeo, dirigente dell’unità operativa di Oculistica alla Clinica Mediterranea di Napoli

Quando parliamo di luce blu pensiamo subito a quella luce emessa dai device elettronici LCD o LED, quali gli smartphone, i tablet, le TV di nuova generazione e i computer, o ancora alle moderne lampade a LED. Ma questa luce è naturalmente presente in alta percentuale anche nella luce del sole. Più precisamente è una radiazione elettromagnetica presente in un range determinato dello spettro luminoso visibile che va dai 380 ai 500 nm, diversa dai raggi UV che fanno parte della luce non visibile dello spettro, e che vanno dai 380 ai 100 nm. Questa tipologia di luce è, quindi, una componente naturale della radiazione solare, ma è soprattutto presente in ogni apparecchio tecnologico dotato di uno schermo. La diffusione di questi device è oramai globale e capillare, ed è altrettanto sempre più diffuso e frequente il loro uso. Basti pensare che ben più del 50% delle persone viene esposto alla luce blu dalle 4 alle 8 ore al giorno, e addirittura il 10% per più di 12 ore.

Negli ultimi anni diversi studi hanno dimostrato come la luce blu possa avere degli effetti dannosi, a breve, medio e lungo termine, sul nostro organismo quando ne veniamo sovraesposti. Insieme al Prof. Vincenzo Orfeo, dirigente dell’unità operativa di Oculistica alla Clinica Mediterranea di Napoli e docente per la Superficie Oculare all’Università di Trieste, scopriamo quali sono questi effetti nocivi e come proteggerci.

La luce blu dei device elettronici LCD o LED

“Nello spettro della luce blu - spiega il Prof. Orfeo - si trova sia la luce Blu-Viola (nociva per le cellule della retina e causa di insorgenza precoce della degenerazione maculare legata all'età), sia la luce Blu-Turchese, considerata, al contrario della prima, d'importanza vitale per l’organismo perché stimola la parte del cervello dove viene prodotta la melatonina, responsabile della regolazione del ciclo sonno-veglia. Detto questo, vediamo perchè la luce blu dei device elettronici LCD o LED è particolarmente dannosa per la salute. Questi schermi, a differenza della luce solare, emettono luce blu in qualsiasi ora del giorno e della notte, con delle conseguenze sull’organismo. Quando utilizziamo, ad esempio, lo schermo di notte, alteriamo il nostro ritmo sonno-veglia e il cervello entra in uno stato confusionale, poichè è abituato ad associare la luce blu al giorno. Dunque, è altamente consigliabile evitare di usare questi dispositivi prima di andare a dormire poiché il loro uso di notte riduce la quantità di melatonina, ossia l’ormone che ci permette di avere un sonno più rilassato”.

La luce blu è dannosa?

“Attualmente viviamo un’esposizione alla luce blu domestica senza precedenti nella storia. Questo perché viene fatto un grande utilizzo di schermi a LED, che sono una sorgente di luce bianca fredda ma anche di luce blu, in cui prevale la componente blu-viola, la piu nociva. Non sappiamo ancora se questo uso smisurato avrà delle ricadute negative sulla nostra tra vita. Crediamo che le illuminazioni a LED che abbiamo in casa non siano dannose per l’occhio, ma solo se facciamo attenzione alla distanza di uso, altrimenti se la distanza è ridotta, assorbiamo una luce blu maggiore, e questo può avere effetti collaterali su vista e sonno a breve, medio e lungo termine”.

Gli effetti nocivi della luce blu su occhi e sonno

“La luce blu, prima di essere percepita dall’occhio, deve attraversare la cornea, il cristallino e arrivare sulla retina, sui fotorecettori retinici. E una volta percepita potrebbe determinare effetti negativi sulla superficie oculare inducendo secchezza (favorita tra l’altro dalla melatonina), arrossamenti e disturbi del sonno. Infatti, le persone che hanno problemi di secchezza oculare non hanno un sonno profondo e tranquillo, proprio perché esiste una correlazione con la carenza di melatonina. Un altro disturbo che la luce blu potrebbe causare è l’opacità, che può trasformarsi col tempo in cataratta: questo accade quando la luce che entra nell’occhio non si ferma alla superficie oculare, ma arriva sul cristallino”.

Luce blu e maculopatie senili

“Ma l’effetto probabilmente più dannoso si ha quando la luce arriva a livello della retina, quando viene percepita dalla macula e i fotorecettori della macula, che subiscono un certo danno con esposizioni protratte. Sembra che questa sia una delle cause che può determinare la maculopatia senile e alterazioni nell’anziano sulla macula. Per questo motivo si consiglia sempre di avere l’occhio protetto dagli occhiali, soprattutto in estate quando la luce è forte, per evitare che questa arrivi ai fotorecettori della macula arrecando gravi danni. Ma è bene proteggersi anche dalla luce blu che viene emessa dai tablet e dai telefonini, utilizzando lenti con filtri per proteggere gli occhi. Non si conosce ancora l’entità di questi danni, per cui non bisogna allarmarsi in modo eccessivo, ma è bene agire con la prevenzione”.

Come proteggersi dalla luce blu

“Nel contesto generale - conclude il Prof. Orfeo - i consigli sono questi: attivare sugli smartphone dei filtri per la luce blu che riducano la luminosità; chi lavora al pc deve sempre utilizzare occhiali con filtri gialli che riducono l’ingresso della luce blu nell’occhio. In conclusione, non demonizziamo i dispositivi digitali ed elettronici, ma è chiaro che un’eccessiva esposizione a questa luce blu non è del tutto positiva per la vista e per il sonno”.

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