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Salute

Kefir, perché fa bene: tutti i benefici e come prepararlo in casa

“È un superfood capace di promuovere la crescita dei batteri intestinali “buoni”, stimolare il sistema immunitario, ridurre le infiammazioni e migliorare il transito intestinale”. La dott.ssa Miriam Scotto d’Apollonia ci svela le straordinarie proprietà di questo alimento

Molto in voga negli ultimi anni, il kefir è in realtà un alimento molto antico. Si tratta di una bevanda dalla consistenza simile allo yogurt, ricca di fermenti lattici vivi ottenuta dalla fermentazione del latte. Pare che le sue origini siano caucasiche: keyif è, infatti, un termine che per i popoli del Caucaso significava “benessere”. Secondo una leggenda fu Maometto a donare i grani per la fermentazione del kefir ai popoli del Caucaso, insegnando loro come produrre la bevanda. Per molto tempo queste tribù hanno custodito gelosamente il segreto legato alla preparazione di questo elisir, tramandandolo di generazione in generazione. Riferimenti alla pratica del consumo di latte fermentato si trovano persino nel Libro della Genesi. Grazie al suo sapore gradevole e ai suoi numerosi benefici, il kefir e' poi arrivato anche in Europa occidentale conquistando il nostro Paese dove oggi viene considerato un superfood e consumato come probiotico naturale. Ma scopriamo insieme alla dott.ssa, biologa nutrizionista, Miriam Scotto d’Apollonia, a cosa fa bene il kefir e come prepararlo in casa.

- Cos’è il kefir e in cosa si differenzia dallo yogurt?

“Il kefir è un latte fermentato di origine caucasica e tibetana, ricco di vitamine, minerali, calcio e probiotici (organismi che, se somministrati in quantità adeguata, apportano grandi benefici alla salute). Presenta una consistenza e un sapore molto simili a quello dello yogurt, ed entrambi si realizzano con un processo di fermentazione (generalmente del latte vaccino), ma si differenziano per il numero di microrganismi in essi contenuti. Di fatti, lo yogurt contiene solo due specie batteriche: il Lactobacillus Bulgaricus e lo Streptococcus Termophilus. Il kefir, invece, si realizza con l’incubazione dei cosiddetti “granuli di kefir”: una miscela di più specie batteriche e lieviti che convivono all’interno di una matrice composta da polisaccaridi e proteine da essi stessi prodotta”.

- Quali sono le sue proprietà e i suoi benefici?

“Numerosi studi scientifici hanno dimostrato gli innumerevoli effetti benefici che ha il kefir sulla salute del nostro organismo. Scopriamoli insieme..

  • È stato dimostrato che un suo consumo regolare, ovvero una porzione al giorno per almeno 3-4 settimane, sia in grado di promuovere la crescita dei batteri “buoni” nell’intestino e inibire contemporaneamente la crescita di quelli patogeni, responsabili di infezioni a livello del tratto gastrointestinale e del tratto urinario.
  • Altro effetto importante del kefir è quello di stimolare l’attività del sistema immunitario e di ridurre gli eventi di infiammazione intestinali.
  • Studi più recenti su modelli animali hanno evidenziato potenziali attività antitumorali: alcune specie batteriche presenti nei granuli di kefir sono capaci di inibire la proliferazione delle cellule tumorali e promuovere allo stesso tempo eventi di apoptosi (ovvero morte cellulare).
  • Assunto con regolarità, il kefir è in grado di migliorare il transito intestinale in quei soggetti che soffrono di stipsi.
  • Infine, il kefir sembra avere anche proprietà anti-allergiche, promuovendo i processi di guarigione dalle ferite”.

- Qual è la dose giornaliera consigliata?

“La dosa giornaliera raccomandata è di una porzione al giorno, la cui quantità, però, varia a seconda della corporatura e del proprio fabbisogno individuale: non c’è quindi una dose uguale per tutti”.

- Può essere assunto da tutti i soggetti, anche dagli intolleranti al lattosio, o, in alcuni casi, può avere delle controindicazioni?

“Il kefir è adatto anche a chi è intollerante al lattosio, in quanto i microrganismi in esso contenuti sono in grado di digerire la molecola di lattosio presente nel latte che viene usato nel processo di fermentazione, degradando anche le caseine in esso presenti. Non tutti gli individui possono, però, trarre benefici dal kefir: è sconsigliato il suo consumo soprattutto a quelle persone che soffrono di disbiosi intestinale come la SIBO (Sovraccrescita Batterica) o che soffrono del Morbo di Chron o Sindrome del colon irritabile. In questi soggetti, infatti, il kefir potrebbe provocare effetti indesiderati come crampi e meteorismo. Sconsigliato anche ai bambini al di sotto dei 6 mesi. A piccole dosi è possibile inserirlo nell’alimentazione del bambino solo in seguito allo svezzamento”.

- Il kefir si può trovare al supermercato, nel banco frigo, sottoforma di bevanda o di yogurt, ma è anche possibile prepararlo in casa. Qual è la ricetta?

"Ingredienti:

  • 2 cucchiai circa di granuli di kefir (li puoi acquistare sia online che in farmacia);
  • ½ lt di latte a piacere a temperatura ambiente.

Preparazione:

Metti i granuli di Kefir in un contenitore di vetro. Versa il latte (il contenitore non deve essere eccessivamente pieno). Socchiudi il recipiente, ma non del tutto, altrimenti i granuli non potranno respirare! Lascia fermentare per circa 16-48 ore a temperatura ambiente. Il tempo di fermentazione è variabile a seconda del gusto personale: più il kefir fermenta, più acquista un sapore acidulo. Filtra il Kefir con un colino in maniera da separare i granuli dal latte fermentato che puoi consumare subito! Per preparare un nuovo kefir, puoi riutilizzare i granuli per una nuova fermentazione e ripetere il procedimento!

P.S. È possibile preparare il kefir anche a partire dall’acqua. Questa alternativa è adatta a chi non consuma latte, come ad esempio i vegani”.

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