Iperlordosi lombare, cos’è e come si cura: risponde l’esperto

Come viene diagnosticata?


“La diagnosi di iperlordosi lombare viene posta dal medico in base all’osservazione del paziente e può essere sostenuta da esami radiologici come la radiografia del rachide lombo-sacrale. Nello specifico si parla di iperlordosi lombare quando la curva del rachide lombare si accentua superando i 45° circa”.

Come si cura la iperlordosi lombare e come agisce la fisioterapia?


“Il trattamento dell’iperlordosi lombare è strettamente correlato alla causa. Il trattamento è di solito di tipo correttivo (dove possibile e, dunque, nei soggetti giovani in cui l’alterazione non è strutturata) o conservativo (come nei soggetti in cui la curva è ormai strutturata), solo in rari casi si ricorre a trattamenti chirurgici. Sia in caso di trattamento correttivo o conservativo la fisioterapia gioca un ruolo fondamentale. In caso di trattamento correttivo agisce tramite il ripristino di un corretto equilibrio muscolare, la correzione di schemi motori alterati e l’istruzione ad una corretta dinamica respiratoria. Può correggere o ridurre, laddove è possibile, l’iperlodosi lombare.
 Per quanto riguarda, invece, il trattamento conservativo per iperlodosi associata a lombalgia, la fisioterapia risulta molto efficace sulla riduzione del dolore e della disabilità nel breve e nel medio termine attraverso l’utilizzo di esercizi o di Terapia Manuale. Successivamente al trattamento fisioterapico, il paziente deve essere seguito da un dottore in scienze motorie per un mantenimento a lungo termine”.

In che modo si può fare prevenzione?


“Il modo più efficace di fare prevenzione è svolgere un’attività sportiva costante o, comunque, di tenersi in movimento, ed evitare di trascorrere troppe ore seduti e nella stessa posizione”.