Grassi o zuccheri, cosa ci fa più ingrassare? Risponde la nutrizionista

Negli ultimi decenni le industrie alimentari hanno dichiarato guerra ai grassi, portando i consumatori a credere che la soluzione per dimagrire sarebbe stata bandirli dalla propria tavola. Ma i grassi non sono il male assoluto. Alcuni sono indispensabili per il nostro organismo. Rappresentano, infatti, la base strutturale delle membrane cellulari che formano il nostro corpo. Ridurre il loro consumo è opportuno, ma non devono essere demonizzati, e soprattutto non devono essere sostituiti con carboidrati raffinati e zuccheri semplici, i più dannosi per la nostra salute.

A spaventare di più sono i grassi saturi perchè ritenuti i principali responsabili dell'aumento di peso, oltre che pericolosi per il cuore e le arterie. Ma assunti in piccole quantità giornaliere non possono far che bene. Questi grassi ricoprono, infatti, un ruolo importante per le ossa aiutandole a svolgere correttamente le loro funzioni; proteggono il fegato dal metabolismo di alcuni farmaci; sono importanti per la sintesi di alcuni ormoni; giocano un ruolo importante nella funzione del sistema immunitario per combattere virus e batteri. Ma dove si trovano? Soprattutto in prodotti di origine animale come carne, latte, latticini, uova e burro. Il problema è nelle dosi: vanno introdotti con giudizio. Secondo le linee guida dovremmo assumere un quantitativo di grassi pari al 10% dell'apporto calorico giornaliero, ma questo non significa, per contro, aumentare la quota di carboidrati raffinati come pasta, pane, pizze ed altri prodotti da forno. Studi riferiscono che una dieta a basso contenuto di grassi risulta essere meno efficace (nel migliorare il profilo lipidico e contrastare l’insulino-resistenza) di una dieta con moderati carboidrati, preferibilmente a basso indice glicemico e adeguato apporto di grassi.