rotate-mobile
Salute

Fibromialgia, cos’è e come si cura: risponde l’esperto

“Tra le strategie più efficaci c’è la terapia manuale, che diminuisce le tensioni muscolari e migliora il movimento, e l’Ipnosi, che consente al paziente di “modulare” e diminuire la percezione del dolore senza effetti collaterali”. L’intervista al dott. Fabrizio D'Urso

Quali sono le cause principali?

“Attualmente le cause sono ancora sconosciute anche se le ipotesi in merito sono numerose. Una cosa certa è che si tratta di un disturbo a genesi multifattoriale. La Fibromialgia è solita insorgere in seguito ad eventi scatenanti (che però si pensa non possano essere la causa determinante) come alcune infezioni, traumi fisici (come ad esempio un intervento chirurgico), forte stress e traumi emotivi. Si pensa possano esserci delle cause genetiche, ipotesi supportata dal fatto che la malattia spesso è presente in vari individui della stessa famiglia. Molti studi suggeriscono che nei soggetti affetti da fibromialgia con dolore cronico ci siano alterazioni a carico dei meccanismi che regolano alcuni neurotrasmettitori a livello del Sistema Nervoso Centrale come dopamina, serotonina, noradrenalina e glutammato. Tali sostanze sono fondamentali per il corretto funzionamento del Sistema Nervoso Centrale: alterazioni nei rispettivi meccanismi di regolazione possono comportare, infatti, un cambiamento dell’attività di alcune particolari aree cerebrali, in particolare quelle deputate all’elaborazione degli stimoli dolorosi. Questo spiegherebbe in parte l’iperalgesia (percezione dolorosa abnorme rispetto all’entità dello stimolo ricevuto) e l’allodinia (percezione di dolore in risposta a stimoli normalmente non dolorosi), avvalorando la tesi che nei soggetti con Fibromialgia ci siano anomalie a livello del Sistema Nervoso Centrale nell’elaborazione degli stimoli ricevuti. Bisogna, inoltre, prestare particolate attenzione anche ad altri fattori come i disturbi dell’umore e altre patologie presenti e problemi pregressi. La Fibromialgia si presenta, infatti, con un’elevata percentuale in:

  • soggetti affetti da depressione, pur non essendo una patologia psichiatrica
  • soggetti affetti da dolore cronico
  • soggetti che hanno disturbi del sonno
  • soggetti che hanno subito traumi emotivi molto importanti (anche molti anni prima)”.

Come si cura questa sindrome?

“Attualmente il trattamento per questa patologia è di tipo sintomatico, per cui si cerca di trattare al meglio i vari possibili problemi che possono riguardare il singolo paziente. Le strategie terapeutiche sono molteplici, farmacologiche e non-farmacologiche. In Italia, nonostante l’EULAR (European League Against Rheumatism) del 2017 sul management della Fibromialgia consiglia un trattamento iniziale non-farmacologico adatto alle esigenze di ogni singolo paziente prima di intraprendere trattamenti farmacologici, la tendenza è quella di prescrivere direttamente farmaci antidepressivi e antidolorifici che spesso risultano poco efficaci. Il trattamento farmacologico prevede in genere l’utilizzo di miorilassanti centrali, ipnotici, antidepressivi. Tra gli approcci non-farmacologici, il più efficace è sicuramente l’esercizio fisico, guidato opportunamente con specifici protocolli, svolto secondo le esigenze e le possibilità del soggetto. Quest’ultimo trattamento, eventualmente somministrato da utenti esperti sottoforma di Attività Fisica Adattata (AFA), si è dimostrato, in termini di efficacia, superiore ai farmaci attualmente utilizzati: è, infatti, in grado di contrastare il de-condizionamento fisico sul dolore e sui sintomi ansia-correlati, e di migliorare le qualità di vita del soggetto affetto da fibromialgia. Tra gli altri interventi non-farmacologici più efficaci ricordiamo:

  • Terapia Manuale (Insieme di tecniche fisioterapiche)
  • Terapie Fisiche Strumentali (Laser yag e Tens)
  • Ipnosi, Mindfulness e Meditazione
  • Agopuntura-Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale-Ginnastica dolce
  • Tai-chi

Cosa fondamentale nel trattamento della Fibromiaglia è istruire il paziente a seguire uno stile di vita corretto che preveda la correzione degli eventuali disturbi del sonno, il praticare un'attività fisica costante, seguire una sana e corretta alimentazione ed, eventualmente, intraprendere, laddove necessario, percorsi psicoterapeutici. Pertanto il trattamento è multispecialistico, e la strategia terapeutica dovrebbe coinvolgere, oltre al reumatologo, psicologi, psichiatri, fisioterapisti, nutrizionisti, e trainer”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Fibromialgia, cos’è e come si cura: risponde l’esperto

NapoliToday è in caricamento