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Venerdì, 19 Aprile 2024
Salute

Dolore pelvico cronico, cos’è e come si cura: risponde l’esperto

“Si tratta di un dolore ciclico o continuo, della durata di almeno 6 mesi, che colpisce la parte bassa dell’addome. A soffrirne sono maggiormente le donne ma può colpire anche gli uomini”. L’intervista al dott. Fabrizio D’Urso

E’ un dolore ciclico o continuo, della durata di almeno 6 mesi, che colpisce la parte bassa dell’addome (le pelvi) con possibili irradiazioni ad aree circostanti. Sebbene il Dolore Pelvico Cronico sia stato considerato come un disturbo femminile, può colpire in larga misura anche gli uomini. Spesso è correlato a delle patologie, molte volte coesistenti, come l’endometriosi, la vulvodinia, la malattia infiammatoria pelvica, la sindrome del colon irritabile, la cistite interstiziale, la sindrome da dolore della muscolatura del pavimento pelvico. In altri casi può essere determinato da altri fattori come alterazioni posturali, abitudine a tenere contratta la muscolatura pelvica, lo stress, cadute sul coccige, eccessiva attività fisica. Il sintomo principale con cui si manifesta questa patologia è il dolore (determinato dall’infiammazione) che però può associarsi anche ad altri sintomi come disturbi urinari, alterazioni della funzione intestinale, dolore nella penetrazione ecc. Il dolore, in alcuni casi, è talmente pervasivo che può condizionare negativamente le attività quotidiane impattando sulla sfera psicologia del soggetto che ne soffre. Per capire come riconoscere questa patologia e intervenire, NapoliToday ha intervistato il dott.Fabrizio D’Urso, fisioterapista esperto in Riabilitazione dei Disordini Muscolo-Scheletrici e del Movimento.

Dott. D’Urso, cosa si intende per "Dolore Pelvico Cronico"?


“La pelvi (o più comunemente bacino) è la regione inferiore del tronco umano posta tra l’addome e gli arti inferiori. Questa regione, simile a una gabbia o contenitore, “custodisce” l’apparato genitale e riproduttivo, gran parte dell’apparato urinario, la parte terminale dell’apparato digerente e un importante insieme di strutture muscoloscheletriche fondamentali per il sostegno dell’addome e della colonna vertebrale, oltre ad essere il centro cruciale della nostra sessualità. La pelvi, proprio per la sua complessità anatomica e funzionale, e per i numerosi organi presenti al suo interno, è una regione molto delicata che può essere bersaglio di una serie di problemi di carattere patologico e non patologico che possono generare condizioni di dolore. Con il termine “Dolore Pelvico Cronico” si vuole indicare una sofferenza dolorosa a carico della regione pelvica, riferita a tale area o a carico di uno o più organi pelvici, presente da più di 6 mesi. Si tratta di una patologia estremamente complessa ad eziologia multi-fattoriale per cui manca ancora una definizione precisa e ben definita perché ancora poco conosciuta. Ed è proprio questa poca conoscenza che porta alcuni specialisti a definire i pazienti affetti come malati immaginari o come depressi”.

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Quali sono i soggetti maggiormente colpiti?


“La maggior parte dei soggetti colpiti è di sesso femminile ma anche gli uomini possono soffrirne. Attualmente i dati epidemiologici riguardanti questo disturbo sono ancora limitati e non rispecchiano la realtà dei fatti. Si stima che negli USA più di 9 milioni di donne soffra di Dolore Pelvico Cronico mentre in Italia a soffrirne è il 4% delle donne. Purtroppo i dati epidemiologici sono ancora limitati (specie per quanto riguarda l’incidenza nel maschio) in quanto si tratta di un problema per cui non sempre è facile definirne la/le cause: per questo motivo la diagnosi, in alcuni casi, può arrivare anche dopo 10 anni o non arrivare mai. Essendo un disturbo multi-fattoriale, può essere il sintomo di alcune patologie a carico di uno o più organi (Dolore Pelvico Cronico, CPP) o può essere una patologia a sé stante (Sindrome del Dolore Pelvico Cronico, Chronic Pelvic Pain Syndrome CPPS)”.



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