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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Salute

Distorsione al ginocchio: quali sono i sintomi e come si cura

E’ uno dei traumi più comuni nelle attività sportive e ricreative. Come si guarisce e quali sono i tempi di recupero? Risponde il dott. Valerio Esposito

Un evento traumatico che colpisce ogni anno migliaia di persone. La distorsione al ginocchio è un infortunio articolare che si caratterizza per una lesione di uno o più legamenti (il cui compito è quello di stabilizzare l’articolazione) o dei menischi (il cui compito è ammortizzare il peso del corpo e le pressioni). La distorsione è quasi sempre causata da un movimento brusco o associato a patologie a carico dell’articolazione, e si manifesta generalmente con dolore localizzato, instabilità o blocco articolare. Quando si verifica l’evento traumatico bisogna subito applicare del ghiaccio sulla parte lesa e sottoporsi a una visita medica. Non bisogna mai sottovalutare l’entità del danno nè improvvisare con una diagnosi fai da te. Ma come si guarisce e quali sono i tempi di recupero? Lo abbiamo chiesto al dott. Valerio Esposito, fisioterapista esperto in riabilitazione ortopedica e sportiva.

- Cos’è una distorsione e cosa comporta per il ginocchio?

“La distorsione è una perdita completa e reversibile dei normali rapporti articolari. Le strutture anatomiche maggiormente coinvolte sono caviglia e ginocchio. Quando si verifica una distorsione al ginocchio la tibia subisce un’eccessiva traslazione rispetto al femore in anteriorità, posteriorità o lateralmente. Gli esiti di una distorsione possono variare dai più banali ai più gravi, dando origine ad una classificazione precisa e ben definita”.

- Quali sono i sintomi?

“I sintomi possono essere diversi, variano in base al grado di distorsione. Nei traumi di primo grado si verificano delle microlesioni legamentose che però non interferiscono con la capacità del ginocchio di supportare il peso corporeo. Quattro sono sintomi più frequenti: dolore, instabilità, limitazione funzionale e versamento articolare. Quest'ultimo, facilmente visibile ad occhio nudo, è il responsabile primario del dolore soprattutto durante i gradi finali dell’escursione articolare”.

- Quando si verifica una distorsione al ginocchio e quali sono i livelli di gravità?

“Le distorsioni al ginocchio possono verificarsi con traumi diretti e indiretti. Molto spesso un infortunio di questo tipo può verificarsi durante una pratica sportiva, con una contusione o durante un salto in alto, dove un valgismo dinamico o un’iperotazione sono i meccanismi lesivi più comuni. Le sindromi più gravi sono rappresentate dalla triade infausta di "Trillat" (lesione completa del crociato anteriore, del collaterale interno e del menisco interno) e dalla pentade infausta, dove si verifica una lesione anche del menisco esterno e collaterale laterale”.

- Come si interviene? Qual è il ruolo della fisioterapia?

“In una prima fase si consiglia di utilizzare sempre il "protocollo Police" (protezione, ghiaccio, carico ottimale, compressione, elevazione). Dopo tre/quattro giorni dall’accaduto è consigliabile sempre effettuare una risonanza magnetica per valutare deficit e lesioni dei legamenti crociati, collaterali e menischi. La fisioterapia svolge un ruolo fondamentale sia in un trattamento conservativo, dove si riesce ad evitare l’operazione chirurgica, sia in una fase post-operatoria per un recupero completo e un ritorno in breve tempo alle attività di vita quotidiane. La riabilitazione è incentrata sul recupero del rom (range of motion) e della forza, sull’eliminazione del versamento articolare e sulla riabilitazione propriocettiva”.

- Quali sono i tempi di recupero?

"I tempi di recupero dipendono dal tipo di intervento. Se si adotta un trattamento conservativo, solitamente i tempi di recupero variano dai 30 ai 40 giorni. Nel caso venga operato un menisco, i tempi di recupero sono gli stessi. Se, invece, si interviene con una ricostruzione legamentosa del crociato, i tempi possono variare dai 3 ai 6 mesi. Raramente si procede con una ricostruzione legamentosa del collaterale, almeno che non sia coadiuvante di una lesione di menischi e crociato”.

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