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Salute

Le "diete low carb" sono sane o nocive per la salute? Risponde la nutrizionista

“Le diete 'low carb' prevedono un dimagrimento repentino ma non una riduzione della massa grassa a favore di quella magra. Per questo motivo i risultati ottenuti in pochi giorni scompaiano non appena si interrompe la dieta”. L'intervista alla dott.ssa Ester Brucci

Può spiegarci meglio cosa è la “Chetosi”? Perché può essere pericolosa per la salute di fegato e reni?

“Lo smaltimento dei chetoni può affaticare fegato e reni, causando sintomi come astenia, mal di testa e stitichezza. L’organismo, in mancanza di carboidrati, preleva le scorte di glicogeno contenute nel fegato e nei muscoli. Una volta esaurite, il fegato genera il glucosio da processi metabolici che trasformano gli aminoacidi dei muscoli e il glicerolo delle riserve di grasso. I corpi chetonici non smaltiti correttamente possono causare debolezza e un abbassamento del ph del sangue”.

Recentemente, uno studio pubblicato su Lancet Public Health del Brigham and Women Hospital di Boston ha affermato che per vivere più a lungo è fondamentale un consumo moderato dei carboidrati. Qual è la giusta quantità di carboidrati da assumere nell’arco di una giornata?

La giusta quantità di carboidrati da assumere durante la giornata è tra il 50% e il 55%. Ovviamente, questo valore è adeguato in una terapia nutrizionale in condizioni fisiologiche”.

Che differenza c'è tra i carboidrati semplici e complessi? Tra i due tipi quali sono quelli più salutari per la nostra salute?

“I carboidrati semplici comprendono i monosaccaridi quali glucosio, fruttosio e galattosio, e i disaccaridi formati da due monosaccaridi) come il saccarosio, il lattosio e il maltosio. Data la loro semplice composizione chimica vengono assorbiti in tempi brevi. I carboidrati complessi sono, invece, dei macronutrienti polimerici (cioè formati da più unità di monosaccaridi). Comprendono il gruppo degli amidi, la fibra alimentare e il glicogeno (un analogo dell’amido). Data la loro struttura molecolare, l’assunzione di questa tipologia di carboidrati richiede processi metabolici e digestivi più lunghi e complessi, al fine di poterli degradare ed assorbire, evitando l’insorgenza di picchi glicemici e aumentando il senso di sazietà. Bisogna quindi ridurre, nell’arco della giornata, il consumo di carboidrati semplici, favorendo il consumo di quelli complessi. In questo modo si creano notevoli benefici per la salute e la forma fisica”.

Per i soggetti affetti da diabete, le diete low carb possono essere consigliate?

“Una dieta a basso contenuto di carboidrati viene spesso utilizzata per i pazienti diabetici per perdere peso, ma la quantità non dev’essere eccessivamente ridotta. Si devono prediligere per lo più carboidrati complessi così da evitare picchi glicemici”.

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