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Celiachia nei bambini, come si manifesta e quali sono gli alimenti vietati

“Il bambino deve seguire una dieta priva di glutine ma bilanciata dal punto di vista nutrizionale. No a prodotti lievitati contenenti glutine, sì a riso e mais, carne, pesce, uova, legumi, verdure, olio d’oliva e frutta secca”. L’intervista alla dott.ssa Daniela Vitiello

Considerata “rara” fino a un decennio fa, e promossa a “malattia cronica” nel 2008, la celiachia è l’intolleranza alimentare più diffusa. Una infiammazione cronica dell’intestino che si sviluppa in soggetti geneticamente predisposti scatenata dall'assunzione di glutine. A soffrirne sono oltre 600 mila italiani (l’1% della popolazione), ma il dato, secondo il Ministero della Salute, è ampiamente sottostimato perchè si sospetta che in quasi mezzo milione di persone la malattia non sia stata ancora diagnosticata. Ancora oggi, nonostante la grande attenzione rivolta a questa malattia, la celiachia continua ad essere sotto-diagnostica, soprattutto in età pediatrica. Questo espone bambini e adolescenti inconsapevolmente intolleranti, non solo a malesseri quali vomito, diarrea, perdita di peso, ma anche a un possibile rallentamento della crescita nei bambini dai 6 anni in su. Per tutelarli è, quindi, importante non sottovalutare i sintomi ed effettuare, se necessario, gli esami diagnostici per confermare o meno la presenza della celiachia. In caso venga confermata la sua presenza, come devono comportarsi i genitori? Quale tipo di dieta devono fare seguire al proprio bambino? Ne abbiamo parlato con la dott.ssa, biologa nutrizionista, Daniela Vitiello.

- Dott.ssa, cos’è la celiachia?

“E' un'infiamamzione cronaca dell'intestino. Il fattore che scatenante della celiachia è il glutine, ovvero quella componente proteica che si trova nel frumento (detto comunemente “grano”) e in altri cereali come farro, orzo, segale, avena, kamut (grano egiziano), spelta, triticale, bulgur (grano cotto), malto, greunkern (grano greco) e seitan (alimento ricavato dal glutine). La celiachia è una malattia che si manifesta in diverse forme e con diversa intensità a seconda del soggetto”.

- Esistono diverse forme di celiachia?

“Sì, esiste:

  • La celiachia tipica, caratterizzata da dolori intestinali, diarrea, calo del peso corporeo, anoressia. Grave compromissione dei villi intestinali.
  • La celiachia atipica con fitte addominali, osteoporosi, dermatiti, alopecia, bassa statura, rachitismo. I villi sono compromessi.
  • La celiachia silente senza sintomi evidenti tranne malessere, emicranie e cefaleee. I villi appaiono già alterati.
  • La celiachia latente, la mucosa è ancora normale ma sono già presenti gli anticorpi anti-gliadina.
  • La celiachia potenziale senza sintomi ma soggetta a sviluppo. Negli ultimi anni si sta parlando anche di Gluten Sensitivity ovvero una condizione in cui in seguito all’ingestione di glutine si manifestano i sintomi, in buona parte sovrapponibili a quelli della celiachia e della sindrome da colon irritabile (gonfiore, sonnolenza, diarrea, stipsi, dolori addominali, cefalea, depressione, ecc), ma non c’è atrofia dei villi intestinali né risposta autoimmune dell’organismo”.

- Come si manifesta nei bambini e quali sono i primi sintomi?

“I primi sintomi sono vomito frequente, diarrea cronica, gonfiore addominale, mancanza di appetito, crescita stentata o non in linea con l’età, ridotta massa muscolare. Diversamente dagli adulti, i bambini celiaci in genere non presentano problematiche cutanee, come orticaria o dermatite erpetiforme, né alterazioni dello smalto dentale, che possono invece iniziare a comparire dopo la pubertà. Sintomi e segni della celiachia non riguardano soltanto l’intestino e possono essere molto diversi in relazione all’età d’insorgenza della malattia, che può essere molto precoce e presentarsi già nel periodo dello svezzamento (6-24 mesi), quando oltre al latte si iniziano a proporre al neonato altri alimenti contenente il glutine”.

- Quali sono i fattori scatenanti della malattia celiaca?

“La celiachia è una patologia complessa, causata sia da fattori ereditari che da fattori ambientali. Il ruolo della componente genetica è comprovato dalla ricorrenza familiare della malattia”.

- Come viene diagnosticata nei più piccoli?

“Gli esami chiave per confermare la diagnosi di celiachia sono di due tipi:

  • la ricerca degli anticorpi anti-endomisio (EMA), anti-transglutaminasi di tipo 2 (TTG) e anti-gliandina deaminata (DGP), dopo un semplice prelievo di sangue venoso;
  •  l’esecuzione dell’endoscopia gastroduodenale con biopsia e analisi di piccoli campioni di mucosa intestinale.

Secondo le nuove linee guida della Società Europea di Gastroenterologia pediatrica, in bambini con disturbi gastrointestinali e valori molto elevati del test anticorpale tTG (più di dieci volte sopra la norma) e positività di un altro anticorpo specifico della celiachia (anticorpo anti endomisio o anti gliadina deamidata) è opzionale eseguire la biopsia intestinale. Se il test è positivo per gli anticorpi tTG ma con bassi valori, si raccomanda invece di eseguire la biopsia dell’intestino tenue per confermare la diagnosi di celiachia”.

- Quale tipo di dieta deve seguire un bambino celiaco?

“I soggetti celiaci, quindi anche i bambini, possono alimentarsi con tutti i cibi privi di glutine, senza esagerare. Possono consumare anche cereali ma senza glutine come il riso e il mais”.

- Quali alimenti non può mangiare un bambino celiaco?

“Deve escludere pane, pasta, dolci e prodotti lievitati provenienti da cereali contenenti glutine come il classico frumento”.

- Quali gli alimenti può, invece, mangiare?

“Nella dieta di un bambino celiaco non devono mancare: carne, pesce, uova, legumi, verdure, grassi, come l’olio d’oliva, e la frutta secca”.

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