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Salute

Dieta e bevande alcoliche: quali sono ammesse?

Seguire una dieta non significa rinunciare del tutto agli alcolici. Il dott. Marty Fierro ci svela quali sono le bevande alcoliche che non impattano sulla perdita di peso

E’ improbabile che in una dieta dimagrante vengano inserite le bevande alcoliche. Ma questo non significa che chi sta seguendo un piano alimentare per perdere peso debba rinunciarvi del tutto. L’importante è optare per alcune tipologie (come vino e birra), escludendone altre (come alcuni superalcolici) perché troppo ricche di zuccheri e grassi, e, soprattutto, bere con moderazione senza esagerare. E’ bene ricordare, infatti, che il consumo eccessivo e prolungato di alcolici può causare danni a molti organi, tra cui fegato e cervello. Se, però, si rispettano le dosi consigliate anche chi è a dieta può concedersi ogni tanto quella spensieratezza che l’alcol dona. Ma quali sono le bevande ammesse? NapoliToday lo ha chiesto al dott., biologo nutrizionista, Marty Fierro.

Dieta e bevande alcoliche è un binomio possibile?

“Sì, ma alcune tipologie e in minime quantità. L’alcol non è un nutriente, non è indispensabile all’organismo. E’ solo ricco di calorie che non servono a fornirci energia. Inoltre, il nostro organismo ne digerisce solo piccole quantità, e lo fa meglio durante i pasti. Quello tra dieta e bevande alcoliche è un binomio possibile, l’importante è coniugarli con parsimonia rispettando le dosi consigliate, non solo per tenere sotto controllo il peso, ma anche per non rischiare di rallentare il metabolismo”.

Quali sono gli alcolici ammessi? Iniziamo dal vino. E’ preferibile il rosso o il bianco?

“Chi sta seguendo una dieta può tranquillamente concedersi un bicchiere (da 125 ml) di vino rosso al giorno. Una persona adulta sana che non sta seguendo una dieta ipocalorica, non dovrebbe superare 2-3 bicchieri al giorno. Rispetto al bianco, è preferibile il rosso perché contiene una maggiore quantità di polifenoli (antiossidanti naturali). Tra questi ultimi c’è il resveratrolo, contenuto nella buccia degli acini d’uva, presente soprattutto nei vini rossi di collina conservati in botte e piuttosto invecchiati; meno nei rossi giovani e nei bianchi. A questo ossidante naturale sono state attribuite diverse virtù tra cui un’azione anti-tumorale, protezione cardiovascolare e protettiva dalle malattie neurologiche degenerative. Bere il vino in dosi limitate fa, quindi, bene alla salute. Superare le dosi consigliate, invece, può far aumentare il peso e causare gravi danni, soprattutto al fegato, al pancreas, al sistema nervoso e cardiaco. E’ sconsigliato assumerlo in certe condizioni: in gravidanza e allattamento, durante l’infanzia e l’adolescenza, se si è affetti da patologie epatiche, pancreatiche e gastrointestinali”.

Per quanto riguarda la birra, invece?

“La birra è una bevanda ricca di vitamine e sali minerali, ma essendo alcolica è anche calorica. Il grado alcolico (e quindi le calorie) di un birra dipende dal malto d’orzo che viene miscelato con l’acqua: più ce n’è, più è elevato. Ogni tipologia di birra, quindi, ha un grado alcolico differente. Che siano di una chiara, rossa o scura, le calorie di una birra non sono affatto “vuote”. Oltre all’alcol, questa bevanda contiene, infatti, diverse sostanze preziose, provenienti dal luppolo e dal lievito, oltre che dal malto, che proteggono il cuore. E’ fonte di vitamine del gruppo B tra cui l’acido folico: un moderato consumo di birra favorisce la produzione della vitamina B6 e riduce la presenza dell’omocisteina, una sostanza coinvolta nella comparsa di problemi cardiaci. La birra, inoltre, contiene elevate quantità di potassio (che aiutano a mantenere nei giusti limiti la pressione del sangue) e di silicio (sostanza utile per la salute del tessuto connettivo, delle unghie e dei capelli). Possiamo, quindi, concludere dicendo che la birra, se assunta con moderazione, può solo offrire un contributo positivo al buon funzionamento dell’organismo”.

I liquori sono ammessi? E’ vero che hanno meno calorie di alcuni tipi di birre?

“Sì, è vero. Contengono meno calorie delle birre a doppio malto o di altre bevande alcoliche. Se si sta seguendo una dieta si può optare per un Whiskey, un Brandy o una Tequila. Ma il discorso fatto per il vino e la birra vale anche per i liquori: posso essere assunti ogni tanto e con moderazione”.

Concludiamo la nostra intervista parlando dei cocktail. Sono completamente banditi o c’è qualche tipo ammesso?

“Sono ammessi i cocktail poco calorici. Si può optare, quindi, per un Gin Tonic o un Aperol Spritz. Ma anche in questo caso non bisogna esagerare. Sono da evitare, invece, i mix di alcolici, zuccheri e sciroppi vari come il Mojito, il Margarita, la Capiroska, ecc”.

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