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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Zone Franche Urbane, sen. D’Anna: “Rivedere delibera Cipe ed estendere agevolazioni anche ad altri Comuni del Casertano”

Numerose realtà produttive del Casertano gridano di rivedere la delibera con la quale il Cipe ha individuato, nel 2009, in solo in 2 Comuni (Aversa e Mondragone) su 44 della provincia di Terra di Lavoro i territori deputati ad ospitare le Zone Franche Urbane

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NapoliToday

CASERTA. "Occorre ascoltare il grido d'allarme lanciato dai sindaci e da numerose realtà produttive del Casertano e fare in modo di rivedere la delibera con la quale il Cipe ha individuato, nel 2009, in solo in 2 Comuni (Aversa e Mondragone) su 44 della provincia di Terra di Lavoro i territori deputati ad ospitare le Zone Franche Urbane".

Così il senatore Vincenzo D'Anna (Pdl), presidente nazionale di Federlab Italia (l'associazione dei laboratoristi d'analisi) che poi aggiunge: "Uno dei primi impegni di cui dovrà farsi carico il Cipe (e di cui io mi farò senz'altro portavoce), una volta nominato il nuovo Governo, dovrà essere quello di adoperarsi affinché i distretti produttivi siano estesi anche all'area Marcianise-Maddaloni ed alle zone limitrofe (Capodrise, San Marco Evangelista, ecc.), senza escludere i Comuni della Valle Caudina".

"E' giusto, infatti, soprattutto in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando, che anche le altre aziende del Casertano e non solo quelle comprese nel polo Aversa-Mondragone, possano godere dei benefici e delle agevolazioni previsti ai sensi della delibera Cipe sulle Zone Franche Urbane" conclude il senatore D'Anna.

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