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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Dalla marea 'rossa' del Pci a quella 'gialla' dei 5 Stelle: il voto dei napoletani alle Politiche negli ultimi 40 anni

Come si è votato nella città di Napoli per le elezioni Politiche nazionali dagli anni '80 ad oggi. Lo speciale di NapoliToday

Dalla marea 'rossa' del Partito Comunista Italiano nel 1983 a quella 'gialla' del Movimento 5 Stelle nel 2018. Viaggio nel voto a Napoli per le Elezioni Politiche, a poche settimane dal ritorno alle urne. Come hanno votato i napoletani negli ultimi 40 anni e come sono mutate le loro preferenze nel corso del tempo. E' quanto NapoliToday vi propone in questa ricostruzione storico-statistica di un importante spaccato temporale della nostra città. Dalla passione per Berlinguer al 'boom' di preferenze della Dc a fine anni '80. Dai 907 voti per la Lega Lombarda di Umberto Bossi all'Ulivo, passando per il ciclone Berlusconi. Fino ad arrivare al plebiscito del 2018 per i 'pentastellati'. 

1983: il Pci primo partito in città per distacco

Domenica 26 e lunedì 27 giugno 1983 si vota in Italia per il rinnovo dei due rami del Parlamento con il sistema elettorale del proporzionale classico. La città di Napoli va in controtendenza rispetto al risultato generale del Paese. A livello nazionale, infatti, il primo partito è la Democrazia Cristiana con il 32.93%, davanti al Partito Comunista Italiano (29.89%). Nel capoluogo campano, invece, è netta l'affermazione del partito guidato da Enrico Berlinguer, che alla Camera stacca di quasi 10 lunghezze lo 'scudo crociato' del segretario Ciriaco De Mita, tallonato dal Msi di Giorgio Almirante che sfiora il 20% in città. Nei collegi al Senato (con una platea di votanti inferiore rispetto alla Camera) il Pci prevale in 4 su 6, mentre i restanti vengono divisi tra Dc e Msi. 

Le percentuali di voto alla Camera a Napoli alle Politiche del 1983 (dati archivio Ministero dell'Interno)

Liste/Gruppi Voti %
PCI PCI 220.870 31,52
DC DC 152.846 21,81
MSI-DN MSI-DN 140.020 19,98
PSI PSI 62.595 8,93
PSDI PSDI 34.011 4,85
PRI PRI 25.281 3,61
P.RAD P.RAD 20.328 2,90
PLI PLI 20.323 2,90
PART.NAZ.PENS. PART.NAZ.PENS. 12.439 1,78
DEM.PROL DEM.PROL 8.958 1,28
PART.NAZ.INQ. PART.NAZ.INQ. 2.593 0,37
LISTA PER TRIESTE LISTA PER TRIESTE 522 0,07
TOTALI 700.786
 

1987: la Dc sorpassa il Pci a Napoli

Nel 1987 si vota per le Elezioni Politiche in Italia domenica 14 e lunedì 15 giugno, sempre con il proporzionale classico. La città di Napoli stavolta segue l'andamento nazionale, con la Democrazia Cristiana primo partito che sorpassa nel capoluogo campano, rispetto a 4 anni prima, il Partito Comunista Italiano ora guidato da Alessandro Natta dopo la morte di Enrico Berlinguer. Il Msi di Almirante non conferma il risultato del 1983 e viene superato a Napoli dal Psi di Bettino Craxi, che si afferma come terza forza cittadina. Al Senato, nei sei collegi che interessano la città partenopea, Dc e Pci si dividono il ruolo di primo partito con un 3-3 finale. 

Le percentuali di voto alla Camera a Napoli alle Politiche del 1987 (dati archivio Ministero dell'Interno)

Liste/Gruppi Voti %
DC DC 215.544 31,16
PCI PCI 185.011 26,75
PSI PSI 96.131 13,90
MSI-DN MSI-DN 77.746 11,24
PSDI PSDI 28.392 4,10
P.RAD P.RAD 23.980 3,47
PRI PRI 21.903 3,17
PLI PLI 13.537 1,96
DEM.PROL DEM.PROL 12.464 1,80
LISTA VERDE LISTA VERDE 6.362 0,92
P.VERDE I.VER.E. P.VERDE I.VER.E. 4.556 0,66
LIGA VENETA-PU LIGA VENETA-PU 2.636 0,38
PART.NAZ.INQ. PART.NAZ.INQ. 1.605 0,23
NPP NPP 768 0,11
ALL.UM. ALL.UM. 425 0,06
PS D'AZ. PS D'AZ. 402 0,06
ALL.POP. ALL.POP. 266 0,04
TOTALI 691.728
 

1992: la Democrazia Cristiana 'doppia' il Pds di Occhetto

Domenica 5 e lunedì 6 aprile 1992 si vota in Italia per quelle che vengono ritenute le ultime consultazioni elettorali della cosiddetta "Prima Repubblica". Il quadro politico nazionale nei mesi successivi verrà, infatti, completamente stravolto dal ciclone "Mani pulite", con la geografia dei partiti che cambierà in maniera sostanziale ed irreversibile. Anche stavolta, come nel 1987, Napoli conferma la tendenza nazionale, con la Dc di Forlani che doppia quasi il Pds di Achille Occhetto, tallonato dal Psi. Rifondazione Comunista supera il 5% in città, così come nel resto d'Italia. Meno di 1000 (907 per la precisione) i voti ottenuti dalla Lega Lombarda di Umberto Bossi nel capoluogo campano. Al Senato lo 'scudo crociato' prevale in 5 dei 6 collegi in città, mentre in uno il primo partito è il Pds. 

Le percentuali di voto alla Camera a Napoli alle Politiche del 1992 (dati archivio Ministero dell'Interno)

Liste/Gruppi Voti %
DC DC 208.885 31,57
PDS PDS 109.572 16,56
PSI PSI 105.540 15,95
MSI-DN MSI-DN 62.822 9,49
RIFONDAZIONE COMUNISTA RIFONDAZIONE COMUNISTA 34.151 5,16
PLI PLI 29.026 4,39
PRI PRI 27.346 4,13
FEDERAZIONE DEI VERDI FEDERAZIONE DEI VERDI 23.094 3,49
PSDI PSDI 21.699 3,28
LISTA PANNELLA LISTA PANNELLA 10.056 1,52
LA RETE-MOV.DEM. LA RETE-MOV.DEM. 9.461 1,43
LISTA REFERENDUM LISTA REFERENDUM 7.158 1,08
LEGA D'AZIONE MERIDIONALE LEGA D'AZIONE MERIDIONALE 3.706 0,56
CPA CPA 2.910 0,44
FEDERALISMO-PENS.UV. FEDERALISMO-PENS.UV. 2.772 0,42
LEGA DELLE LEGHE LEGA DELLE LEGHE 2.540 0,38
LEGA LOMBARDA LEGA LOMBARDA 907 0,14
TOTALI 661.645
 

1994: la città si spacca. Spuntano le coalizioni e irrompe sulla scena il 'ciclone' Berlusconi

Il 27 ed il 28 marzo 1994 segnano le prime elezioni Politiche della "Seconda Repubblica" in Italia. Sulla scena irrompe il 'ciclone' Berlusconi e spuntano le coalizioni. Con la legge Mattarella cambia il sistema elettorale che diventa misto. Al proporzionale alla Camera il Polo delle Libertà si afferma nei collegi Vomero, San Carlo Arena, San Lorenzo e Secondigliano. I Progressisti si affermano, invece, nei collegi Fuorigrotta e Ponticelli (quelli storicamente a vocazione operaia), mentre nei collegi Arenella e Pianura permane grande equilibrio. 

Al Senato i Progressisti prevalgono come prima coalizione nel collegio Arenella ed in maniera molto netta in quelli di Fuorigrotta e Ponticelli, mentre nel collegio Napoli Centro il Polo delle Libertà/Buon governo ottiene 800 preferenze in più rispetto alla coalizione di sinistra. 

1996: arriva l'era dell'Ulivo, ma il centrodestra tiene comunque botta in città

Nel 1996 per le Politiche si vota in una sola giornata, quella di domenica 21 aprile. Sono le elezioni dell'Ulivo, la coalizione di centrosinistra guidata da Romano Prodi. Anche a Napoli il polo dell'ex presidente dell'Iri si afferma. Alla Camera nel proporzionale il centrosinistra si conferma negli storici collegi di Fuorigrotta e Ponticelli e prevale anche nel collegio Arenella. Il centrodestra prevale nel collegio Vomero, San Carlo Arena e San Lorenzo, mentre negli altri (Pianura e Secondigliano) permane grande equilibrio. Al Senato, invece, l'Ulivo fa il pieno nei quattro collegi cittadini, prevalendo in maniera netta nei collegi Arenella, Fuorigrotta e Ponticelli e di un soffio in quello di Napoli Centro. 

2001: bene il centrodestra anche a Napoli, ma la città continua a dividersi in due

Le elezioni Politiche 2001, che si sono tenute domenica 13 maggio, segnano il boom del centrodestra. A Napoli l'accoppiata Forza Italia-Alleanza Nazionale totalizza circa il 46% delle preferenze nel proporzionale alla Camera, mentre all'uninominale il dato finale vede avanti L'Ulivo con il 47,6% a fronte del 43,48% totalizzato dal Cdl. Al Senato, invece, la Casa delle Libertà nei collegi cittadini totalizza il 41,85% al cospetto del 40,78% dell'Ulivo. 

2006: l'Unione di Prodi sbaraglia la concorrenza della Casa delle Libertà

Alle elezioni Poltiche del 2006 si cambia ancora sistema elettorale e si va al voto con la legge Calderoli, più comunemente conosciuta come il "Porcellum". Mentre a livello nazionale la bilancia pende di un soffio in favore dell'Unione di Romano Prodi, nella città di Napoli è netta l'affermazione della coalizione di centrosinistra sulla Casa delle Libertà. Alla Camera l'Unione raccoglie, infatti, il 56,66% di preferenze nel capoluogo campano a fronte del 43,11% ottenuto dal polo di Silvio Berlusconi. Situazione simile al Senato, dove le percenutali finali sono rispettivamente del 54,63% e del 44,09%. 

2008: la rivincita di Berlusconi e del centrodestra

Le elezioni Politiche del 2008 segnano la rivincita di Silvio Berlusconi e del centrodestra. Così come a livello nazionale, anche a Napoli il polo guidato dal 'Cavaliere' ha la meglio sul centrosinistra trainato dal Partito Democratico del leader Walter Veltroni. 46,67% il totale ottenuto nel capoluogo campano dal centrodestra alla Camera, 40,46% per il centrosinistra. Molto simili le percentuali al Senato, con un 46,87% a 40,51% finale nella città partenopea. 

2013: la novità 5 Stelle, centrosinistra e centrodestra si equivalgono a Napoli

Le elezioni Politiche del 2013, che si sono tenute domenica 13 e lunedì 14 aprile, segnano l'ingresso dirompente sulla scena politica italiana del Movimento 5 Stelle, fondato da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. Anche nella città di Napoli i pentastellati riscuotono un ottimo risultato elettorale, sfiorando il 25% alla Camera e superando il 22% al Senato. Grande equilibrio, invece, tra le coalizioni di centrosinistra e centrodestra anche nel capoluogo campano. Alla Camera c'è una leggera prevalenza per il centrodestra del leader Silvio Berlusconi, 30.33% a fronte del 29,99% 'racimolato' dalla coalizione guidata da Bersani. Situazione invertita, invece, al Senato, con il centrosinistra che raccoglie il 33,23% delle preferenze cittadine contro il 31,39% del centrodestra. 

2018: arriva la marea 'gialla' dei 5 Stelle. In città plebiscito per il Movimento

Le elezioni Politiche del 2018, nelle quali si vota con un altro sistema elettorale, il cosiddetto 'Rosatellum', segnano un'impressionante flusso di preferenze per il Movimento 5 Stelle nella città di Napoli. I 'pentastellati' fanno il pieno di vittorie nei collegi del capoluogo campano e raggiungono il 52.44% alla Camera, Forza Italia e Pd secondo e terzo partito cittadino staccatissimi rispettivamente con il 16,41% ed il 14,67%. Al Senato il totale di preferenze raggiunte tocca il 50,96%, con Forza Italia e Pd ancora lontanissimi. 

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