Emergenza minorile tra aggressioni e accoltellamenti, De Luca e Manfredi chiedono l'aiuto del governo
Dopo i fatti di piazza Municipio e di San Giorgio a Cremano il sindaco e il governatore chiedono all'esecutivo di affrontare il complesso (e in espansione) problema della violenza minorile
Un 12enne accoltellato da un coetaneo sabato sera a piazza Municipio, una 14enne pestata dal branco a San Giorgio a Cremano a causa della gelosia di una 11enne per il fidanzatino. Quella della violenza minorile senza controllo pare configurarsi ancora una volta come una profonda emergenza, nella città di Napoli quanto nel suo hinterland.
Sul tema, nella giornata di ieri, sono intervenuti sia il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi che il governatore della Campania Vincenzo De Luca, entrambi a margine dell'inaugurazione della mostra 'Gli spagnoli a Napoli' al Museo di Capodimonte.
Manfredi: "Problema educativo e nazionale"
Per il sindaco la questione non è affatto circoscritta alla città. "È una grande preoccupazione non solo di Napoli ma di tutte le grandi aree metropolitane", ha sottolineato il primo cittadino. "Ne abbiamo parlato con il ministro degli Interni e con i sindaci delle altre città – ha proseguito ancora Manfredi – Una violenza che colpisce ragazzi che hanno meno di 14 anni, che non sono neanche punibili, molti sono armati con coltellini, con armi da taglio. Ci preoccupa moltissimo". Secondo il sindaco "ci vuole più controllo. Ma è anche un fenomeno sociale che richiede un impegno straordinario da parte del governo nazionale e di tutte le nostre comunità. C'è un tema educativo che è fondamentale", ha concluso Manfredi.
De Luca: "Tema complesso, non solo di ordine pubblico"
"È una grande emergenza in tutte le aree urbane e c'è solo un esponente di governo che da quasi cinque anni sta richiamando i poteri centrali ad affrontare il tema della microdelinquenza e della delinquenza giovanile, a Napoli in modo particolare ma non solo a Napoli". Vincenzo De Luca fa riferimento ai suoi trascorsi allarmi sul tema.
"Sono anni che denunciamo la presenza di baby gang - ha proseguito il governatore campano - sui mezzi di trasporto, sui treni della Circumvesuviana, ma più in generale nei momenti della movida. Sono anni che registriamo fra l'altro ingressi il sabato sera o il venerdì sera al Cardarelli di bambini in coma etilico. Avremmo bisogno di politiche sociali, avremmo bisogno, e lo stiamo facendo come Regione Campania, di iniziative contro la dispersione scolastica, ma anche di qualche misura repressiva e di ripristinare il principio di autorità". Si tratta, per De Luca, di "un tema complesso" che comunque "non può essere solo un tema di ordine pubblico".