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Violenza sulle donne, audizione in Consiglio regionale: “I centri antiviolenza di Napoli devono fare di più”

Hanno partecipato anche la presidente della commissione Bruna Fiola, l'assessora comunale alle Politiche di contrasto alla violenza di genere, Emanuela Ferrante, la Coordinatrice dei Centri antiviolenza Rosa Di Matteo, la direttrice regionale delle Politiche sociali, Maria Somma

"La legge regionale 34 del 2017 a favore delle donne vittime di violenza, approvata dal Consiglio Regionale della Campania, su mia iniziativa, congiuntamente alle risorse nazionali celermente impegnate dalla Regione, rappresentano un baluardo per supportare le donne vittime di violenza, a cominciare dalle spese quotidiane per i bisogni di prima necessità, e per renderle indipendenti sul piano economico, con il sostegno alle attività di formazione". Lo ha affermato la presidente della VI Commissione consiliare permanente, Bruna Fiola (Pd), nel corso dell'audizione, tenuta, stamani, nell'Aula del Consiglio Regionale della Campania.

“L'audizione si è resa necessaria – ha proseguito – per fare chiarezza sull'incongruenza emersa dai dati divulgati alla stampa dai centri antiviolenza di Napoli a fronte della esiguità delle domande pervenute alla Regione Campania per gli avvisi pubblicati in favore delle donne vittime di violenza".“Stando ai dati resi noti dagli stessi Centri antiviolenza relativi alle donne prese in carico, rispetto al numero delle domande presentate alla Regione Campania per i fondi messi a disposizione, emerge che i Centri antiviolenza di Napoli potrebbero fare di più per favorire l'emancipazione della donna, senza limitarsi al mero assistenzialismo".

All'audizione hanno partecipato anche l'assessora comunale alle Politiche di contrasto alla violenza di genere, Emanuela Ferrante, la Coordinatrice dei Centri antiviolenza Rosa Di Matteo, la direttrice regionale delle Politiche sociali, Maria Somma. "Regione e Comune devono lavorare insieme su questo importante tema perché la violenza sulle donne è un grave problema che attanaglia la nostra città", ha detto Ferrante. "I dati che ho esaminato negli ultimi due anni - ha proseguito - evidenziano una situazione molto grave che la riapertura dei centri antiviolenza ha fatto emergere mentre prima era un fenomeno oscuro. Occorre lavorare su una progettazione prolungata per una forte azione di supporto alle donne che sia anche e soprattutto preventiva, puntando sulla loro indipendenza economica, ma anche psicologica”.

“Ben venga l'audizione di oggi su un tema tanto importante che deve vedere Regione e Comune fare fronte comune" ha detto la consigliera Roberta Gaeta (Europa Verde) per la quale "molte donne lavorano a nero e vivono in condizioni precarie e la precarietà aggrava qualunque problematica, quindi occorre progettare, in prospettiva, ulteriori misure che siano finalizzate a far sì che le donne si rivolgano sempre di più alle Istituzioni e ai Centri antiviolenza e affinché partecipino a corsi di formazione gratuiti. La Regione e questa Commissione hanno fatto tanto e faremo altrettanto per supportare le donne vittime di violenza sia dal punto di vista economico che della autonomia abitativa”.

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