Caso De Luca, malumori nel Pd napoletano: “Danno d'immagine per il partito”
L'accusa, nel vertice di ieri voluto dal partito nazionale, è della segretaria campana Assunta Tartaglione: “Problemi nella gestione della comunicazione”
Oggi il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca riferirà in Consiglio sulla vicenda giudiziaria che lo ha coinvolto la scorsa settimana, inchiesta – relativa a due sentenze a suo favore che ne evitarono la sospensione dalla carica – che lo vede indagato insieme ad altre sei persone.
Il suo discorso segue una domenica convulsa per il Pd partenopeo, chiamato dal Nazareno a riorganizzarsi dopo le dimissioni di Nello Mastursi. Nel summit domenicale del partito la segretaria Assunta Tartaglione ha puntato il dito contro il Governatore, colpevole di una gestione ritenuta non appropriata del coinvolgimento di Mastursi nell'inchiesta e delle sue dimissioni.
Tartaglione ha sottolineato che la volontà di De Luca di mostrarsi “solo al comando” ha portato ad un “danno d'immagine per il Pd”, soprattutto in fatto di “gestione della comunicazione”. Del resto anche dalla segreteria nazionale erano emersi malumori dello stesso Matteo Renzi su come fosse stata gestita l'intera vicenda, a quanto pare “risolta” con scarso coinvolgimento dei vertici.
Al vertice non si sono presentati gli esponenti della corrente “Rifare l'Italia”, tra cui Andrea Cozzolino, Valeria Valente, Antonio Marciano, Valentina Paris, e Rosaria Capacchione. Pare che la loro assenza fosse dovuta al mancato accoglimento – da parte della Tartaglione – della richiesta di far partecipare all'incontro esponenti nazionali “di garanzia”.
