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Verde e Salute, l’assessore Santagada: “Riqualificazione dei parchi pubblici e riforestazione urbana le priorità"

Sulla polemica nata per la rimozione delle luminarie al Vomero: “Al momento, una corretta potatura è più importante delle luminarie”

Riqualificare i parchi pubblici, dal Virgiliano alla Villa Comunale, recuperare le aree verdi con la riforestazione urbana, rendere la città di Napoli “cardioprotetta” con iniziative mensili dedicate alla prevenzione, rafforzare la rete di Primo Intervento con l'installazione di defibrillatori semiautomatici in tutta la città. Questi alcuni punti del programma del nuovo assessore comunale al Verde e alla Salute, Vincenzo Santagada, presidente dell'Ordine dei farmacisti di Napoli.

L'intervista di Napolitoday a Vincenzo Santagada

Assessore Santagada, quali sono le iniziative che metterà in campo per il risanamento del patrimonio verde della città di Napoli?

“Qualche giorno fa è stato approvato in giunta la delibera con il Progetto definitivo relativo ai lavori di manutenzione straordinaria del Parco Re Ladislao finanziato dal Piano strategico della Città Metropolitana. Il Parco Re Ladislao è un giardino storico di grande valore architettonico situato nel centro antico di Napoli. Annesso alla chiesa di San Giovanni a Carbonara, rappresenta un luogo storicamente importante per la città e una delle più alte testimonianze dell'architettura trecentesca partenopea. Gli interventi mireranno principalmente alla rifunzionalizzazione del sito e alla manutenzione straordinaria per una riqualificazione complessiva del parco nel rispetto della conservazione dei manufatti e delle piante presenti. Nei prossimi giorni procederemo con la pubblicazione del bando per l'assegnazione.

A quali altre iniziative sta lavorando?

“Come ha detto anche il sindaco Manfredi, voler costruire una città europea con cittadini, questo significa che lo spazio verde europeo deve entrare in una parte di una visione urbana complessiva senza interventi, voler costruire per costruire un verde combinato e non frammentato. Da una lato si lavorerà per una riqualificazione dei parchi pubblici, dall'altro per laforestazione urbana, cioè la riqualificazione di quelle piante che sono state delete (verrà deciso se ripiantumare specie su specie o piantare specie arboree diverse), di quelle che non godono di buona salute, e l'individuazione di nuove aree verdi da piantumare. Per quanto riguardo il Parco Virgiliano, a dicembre sarà assegnato il progetto e, se tutto andrà bene, i lavori di riqualificazione inizieranno entro giungo/luglio. Abbiamo in cantiere anche un progetto di ripiantumazione che riguarda il Corso Virigiliano, un progetto di 5,5 milioni di euro, finanziato dall'area metropolitana di Napoli, che prevede la ripiantumazione anche della collina di Posillipo, e un altro progetto di 2 milioni di euro per la riqualificazione della Villa Comunale. A tal proposito, nei prossimi giorni ci sarà un tavolo tecnico prima con le associazioni ambientaliste e poi con le Istituzioni (la soprintendenza, gli ordini professionali e le Università) in modo da condividere con loro un percorso di ripiantumazione che tenga conto non solo della storicità del luogo ma anche dei vincoli paesaggistici”. che prevede la ripiantumazione anche della collina di Posillipo, e un altro progetto di 2 milioni di euro per la riqualificazione della Villa Comunale. A tal proposito, nei prossimi giorni ci sarà un tavolo tecnico prima con le associazioni ambientaliste e poi con le Istituzioni (la soprintendenza, gli ordini professionali e le Università) in modo da condividere con loro un percorso di ripiantumazione che tenga conto non solo della storicità del luogo ma anche dei vincoli paesaggistici”. che prevede la ripiantumazione anche della collina di Posillipo, e un altro progetto di 2 milioni di euro per la riqualificazione della Villa Comunale. A tal proposito, nei prossimi giorni ci sarà un tavolo tecnico prima con le associazioni ambientaliste e poi con le Istituzioni (la soprintendenza, gli ordini professionali e le Università) in modo da condividere con loro un percorso di ripiantumazione che tenga conto non solo della storicità del luogo ma anche dei vincoli paesaggistici”.

E per quanto riguarda la riforestazione urbana?

“Per quanto riguarda la riforestazione urbana già sono stati in giunta approvati 5 progetti. Entro dicembre dovrebbero cominciare i lavori partendo dal quartiere di Fuorigrotta. I tempi ovviamente saranno dettati dalle condizioni meteo”.

Per quanto riguarda la manutenzione ordinaria?

“Per quanto riguarda la manutenzione ordinaria, quindi la potatura e la gestione delle piante, nel piano economico gestionale del 2021 erano stati stanziati 1,2 milioni di euro, di questa cifra abbiamo trovato solo 100mila euro, nonostante i progetti fossero già stati assegnati e i fondi attribuiti. Questi 100mila euro sono stati utilizzati per lavori già avviati. Ho chiesto all’assessore al bilancio, Pier Paolo Baretta, delle risorse in più per far fronte alle esigenze legate alla manutenzione ordinaria del verde”.

Un delle criticità con cui deve fare i conti è la mancanza di personale. Come intende affrontarla?

“Il problema dell’organico è trasversale a tutto l’ente, basti pensare che il Comune di Napoli è sottorganico di più di 1.000 unità. Abbiamo solo 33 giardinieri per il centro città e altri 30 nelle Municipalità. Per far fronte a tale criticità vorrei creare un partenariato pubblico-civico, al fine di mettere in campo nuovi progetti, affidarli ma monitorando le attività affidate e verificando i risultati attesi”.

Oltre al Verde è stato nominato anche assessore alla Salute. Qual è il legame tra Verde e Salute?

“E’ un legame molto interessante. Numerosi studi hanno evidenziato l’importante ruolo che gioca l’ambiente per la salute di ognuno di noi: un verde sano ed ecosostenibile riduce l’inquinamento atmosferico, ma anche lo stress; un verde sano ed attrezzato favorisce le interazioni tra le persone e l’accessibilità ai disabili, oltre a stimolare lo sviluppo cognitivo di adolescenti e bambini”.

Tra le iniziative in programma per la Salute c’è quella che punta a rafforzare la rete di Primo Intervento? Di che si tratta?

“In giunta è stata già approvata una delibera per “Napoli Città Cardioprotetta”. In vari punti del centro città e della periferia saranno installati dei defibrillatori semiautomatici che possono essere utilizzati quando necessario nell’attesa che arrivi il 118. Secondo la legge attuale i dispositivi possono essere utilizzati da operatori sanitari formati, ma anche da operatori sanitari non formati. Chiaramente su questi dispositivi extra-ospedalieri saranno ripotare delle indicazioni sull’utilizzo e delle linee guida sulle manovre di pronto soccorso da eseguire in caso di necessità”.

Come Presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Napoli ha messo in campo numerose iniziative legate alla prevenzione (ricordiamo “Un farmaco per tutti” e “Una visita per tutti”). Quali saranno le iniziative dedicate alla prevenzione che attuerà questa volta in qualità di assessore alla Salute?

“In sinergia con l’ASL NA 1 vorrei programmare delle iniziative periodiche di prevenzione a partire da gennaio 2022. Vorrei dedicare ogni mese alla prevenzione di una patologia cronica specifica, come l’ipertensione ad esempio. Nella giornata della prevenzione, l’unità sanitaria mobile si sposterà sul territorio (centro e periferia) per effettuare delle visite specialistiche gratuite ai cittadini. Le attività si svolgeranno in piena condivisione con le Municipalità, i presidi ospedalieri e i medici”.

Il ruolo di Presidente dell’Ordine dei Farmacisti che ricopre da anni le ha consentito di toccare con mano alcune delle criticità del sistema sanitario pubblico, tra queste il problema della “povertà sanitaria”, emersa ancor di più con l’emergenza Covid. Come intende contrastarla?

“La povertà sanitaria impedisce o limita la possibilità di fare prevenzione ai cittadini che appartengono alle fasce di popolazione meno abbienti. Per far fronte a questa emergenza, saremo noi ad andare dal cittadino, e non il cittadino a dover andare nelle strutture sanitarie. L’emergenza Covid ha amplificato ancora di più questo fenomeno: i disagi di tipo sociale e di tipo economico sono aumentati in questo ultimo anno e mezzo, e hanno portato la gente a curarsi sempre di meno. Con le giornate di prevenzione cercheremo di far fronte a questa emergenza almeno per quando riguarda le patologie croniche”.

Ha ricevuto anche la delega pro-tempore ai Cimiteri napoletani. Quali sono le criticità cui darà maggiore priorità?

“Ho ricevuto la delega una ventina di giorni fa, quindi sono ancora in una fase di conoscenza dell’area cimiteriale. Sicuramente uno degli obiettivi primari sarà quello di dare maggiore decoro ai cimiteri e cercare di riqualificare l’area del cimitero monumentale in modo da renderlo visitabile quotidianamente ai familiari dei defunti. Questi lavori sono necessari non solo per rispetto della memoria dei defunti, ma anche della memoria dei tanti personaggi napoletani che qui riposano e che hanno fatto la storia non solo della nostra città ma del nostro Paese”.

Ha riportato un dato importante: oggi 8 defunti su 10 vengono cremati...

“Sì, questo è un dato che va preso in considerazione soprattutto alla luce di una riprogrammazione di queste aree. Se oggi l’80% dei defunti, come riportano i dati, viene cremato significa che non si svolgono più molte funzioni e riti tradizionali, questo ci consentirà un gran recupero di spazio”.

Un’ultima domanda: come commenta la polemica nata per la rimozione nel weekend delle luminarie su via Scarlatti e via L. Giordano?

“Al momento, una corretta potatura è più importante delle luminarie. Comunque il comunicato della Camera di commercio omette un sopralluogo congiunto nell'area ed un conseguente accordo per rimuovere temporaneamente le luminarie l'8 e il 9 novembre per consentire la potatura”.

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