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Alessandra Clemente contro gli ex alleati: "Trasformisti per conservare la posizione"

"Come donna c’è un momento che tocca sempre la propria vita: fare un passo indietro perché c’è un uomo più forte. Questo passo indietro non intendo farlo", ha spiegato a Barba&Capelli su Radio Crc

Questa campagna elettorale è un’esperienza straordinaria, stanno aderendo molte persone con energie incredibili. Ci sono competenze. Il mio messaggio ai napoletani è quello che possono trovare in me un sindaco che ascolta. Con la mia conoscenza della macchina comunale posso trasformare i problemi in progetti”. Alessandra Clemente, intervenendo nella trasmissione Barba&Capelli su Radio Crc Targato Italia, ha stamattina parlato della sua esperienza da candidata sindaco.

Sono molti ad aver lasciato la formazione che sosteneva l'amministrazione de Magistris per candidarsi con altre forze in campo, e a loro Clemente dedica una stoccata: "Il trasformismo è una pratica cara in questi tempi per conservare una posizione a discapito della coerenza. Con me ci sono i migliori che credono nell’idea di Napoli che è nostra e dei giovani, in cui tutti contribuiscono allo sviluppo. Con Manfredi c’è il più alto numero di persone coinvolte nell’amministrazione de Magistris come Raffaele Del Giudice o Roberta Gaeta. Per me è difficile vedere con loro anche Cesaro e altri esponenti di Forza Italia o personaggi come Mastella: un ‘mappazzone’ unito dal potere e interessato ai fondi del Pnrr”.

"Maresca che ha ingannato l’offerta politica. Doveva essere civico - ha aggiunto ancora la candidata sindaco - e invece ha portato la Lega insieme alla Meloni. Io porto una coalizione con le civiche e i partiti di sinistra come Pap, Rifondazione e Partito comunista. Questo progetto non è calato dall’alto ma sono volti e storie di suole consumate e punto di riferimento per la città”.

Ha quindi concluso: “Sento la responsabilità come sindaco di portare le migliori esperienze e di migliorare senza commettere errori. La mia coalizione è un riferimento e come donna c’è un momento che tocca sempre la propria vita: fare un passo indietro perché c’è un uomo più forte. Questo passo indietro non intendo farlo perché ho visto donne fortissime in tanti settori e per questo mi candido con tante altre donne. Il futuro può e deve essere delle donne, i napoletani possono valutare e non devono farlo gli apparati o i giochi di partito”.

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