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Oltre 700 milioni di Tari non pagata a Napoli, l'assessore Baretta: "Così non andremo da nessuna parte"

"Bisogna pensare a una battaglia comune tra maggioranza e opposizione per lanciare un messaggio condiviso contro l’evasione. Solo il 18% dei napoletani paga le multe", le parole dell'assessore al bilancio in Consiglio comunale

"Bisogna pensare a una battaglia comune tra maggioranza e opposizione per lanciare un messaggio condiviso contro l’evasione: non andremo da nessuna parte finché solo il 18% dei napoletani pagherà le multe e finché ci saranno oltre 700 milioni di Tari non pagata, ed è un dato che deve destare soddisfazione il recupero di oltre 200 milioni euro in dodici mesi". Queste le parole dell'assessore al bilancio Pier Paolo Baretta nel corso della replica sulla discussione in Consiglio comunale a Napoli relativa alla delibera di approvazione del Rendiconto della Gestione 2022, per la quale è arrivato l'ok dall'aula a maggioranza per appello nominale, con 21 voti favorevoli, 4 voti contrari delle opposizioni e 2 astensioni dei consiglieri Lange e Clemente.

La relazione di Baretta: le cifre

Nella sua relazione, l’assessore Baretta ha spiegato che il Rendiconto 2022 dell'ente di Palazzo San Giacomo presenta un significativo miglioramento della situazione finanziaria, che passa da 4,9 miliardi dello scorso anno a 4,5 al 1° gennaio 2023, consolidando, così, in maniera significativa, il percorso di risanamento avviato lo scorso anno col patto per Napoli. Il dato più significativo riguarda la riduzione dell'indebitamento: alla chiusura dell'esercizio 2022 vi è un disavanzo di € 1.989.596.774,25. Quindi, rispetto al 2021, il risultato è migliorato di € 222.864.952,20, recuperando, perciò, 169 milioni e migliorando ulteriormente di € 53.024.276,95, utili ad abbattere il disavanzo.

"Questo buon risultato – ha proseguito l’assessore al bilancio - consente alla città di Napoli di scendere sotto la soglia-barriera dei 2 miliardi, ma ciò non significa affatto che siamo fuori dalle secche che rischiano di arenarci, come si vedrà parlando, ad esempio, di riscossione o di debiti fuori bilancio – pari a oltre 41 milioni di euro - o quando si discuterà del bilancio preventivo 2023-2025".

Per quanto riguarda le vendite e le alienazioni del patrimonio comunale, nel 2022 vi è stato un incasso totale di quasi 10 milioni di euro. Tra i risultati, Baretta ha segnalato la riduzione del debito finanziario e il miglioramento dei pagamenti. Migliorate, inoltre, le entrate anche grazie all'aumento degli incassi legati all'IRPEF e alla tassa di soggiorno. Resta il problema della riscossione, ancora al 50%, rispetto alla platea individuata. Fondamentale in questo senso sarà l'azione della società di riscossione "Municipia - Obiettivo Valore".

"Perseguire e migliorare il buon governo sulla strada tracciata dalle misure previste dal Patto per Napoli: questa deve essere la priorità della Giunta e del Consiglio comunale e sarà fondamentale la capacità di condividere nel prossimo futuro questi obiettivi con i cittadini napoletani", ha concluso l'assessore. 

Il dibattito

Apprezzamento per il lavoro svolto dall’amministrazione sul risanamento delle finanze comunali è stata espressa nel dibattito dal presidente della commissione Bilancio Walter Savarese d’Atri, che ha ricordato il lavoro svolto anche in commissione e l’importanza di proseguire sulla strada individuata nella relazione dell’assessore Baretta. Il capogruppo del Partito Democratico Gennaro Acampora ha ricordato, tra gli altri punti, l’importanza di puntare sulla riscossione per migliorare i servizi offerti ai cittadini, l’incremento delle risorse per le Municipalità, il perseguimento degli obiettivi fondamentali del PNRR per avere una città più funzionale ai bisogni dei napoletani. Per Salvatore Guangi (Forza Italia) non vi è stato un cambio di passo con la nuova amministrazione, con una città in ginocchio. Il disavanzo a carico dell’esercizio è maggiore e ha criticato la modalità di affidare la riscossione ad un’azienda privata per 10 anni. Necessario chiedere anche al Calcio Napoli il pagamento delle pendenze. Per Massimo Cilenti (Napoli Libera) la vera partita da giocare è quella di aumentare la capacità di riscossione.

Per dichiarazione di voto sono intervenuti, a favore della delibera Gennaro Esposito (Manfredi sindaco), che ha ribadito la necessità di intervenire sui residui attivi e sulla capacità di riscossione del canone per l’occupazione di suolo pubblico; Nino Simeone (Misto), che ha auspicato risposte concrete e miglioramenti nei servizi offerti dalle partecipate, puntando sull’assunzione del personale idoneo nelle graduatorie dei concorsi svolti ultimamente; Claudio Cecere (M5S), per il quale l’aumento della tari porterà ad una riduzione dei contribuenti e va avviata una interlocuzione con il Governo per trattenere parte dei 53 milioni di avanzo; Luigi Carbone (Napoli solidale - Europa Verde - Difendi la città), che ha sottolineato che la riduzione del tasso di interesse permette di avere più risorse da investire nei servizi; per Flavia Sorrentino (Napoli Solidale - Europa Verde - Difendi la città) il rendiconto sconta le criticità lasciate dalle passate amministrazioni. Necessario ora uno sforzo per rendere efficienti i servizi, compresa la riscossione, e coinvolgendo maggiormente i cittadini. Carlo Migliaccio (Insieme per Napoli Mediterranea) ha ricordato il grave stato delle finanze comunali ereditato dall'amministrazione precedente. Rosario Andreozzi (Napoli Solidale - Europa Verde - Difendi la città) ha proposto un consiglio monotematico sullo stato debitorio del Comune, sottolineando gli effetti detrimenti della modifica dell'articolo 81 della Costituzione. Il consigliere Toti Lange (gruppo Misto) ha annunciato la sua astensione, ma ha espresso fiducia nelle dichiarazioni politiche dell’assessore.

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