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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Il Comune di Napoli apre alle startup: possibili percorsi di collaborazione

Le possibili proposte di collaborazione col mondo dell’innovazione sono state oggetto dell'ultima riunione della commissione consiliare cultura e attività produttive

Il Comune di Napoli apre le porte alle startup. Le possibili proposte di collaborazione col mondo dell’innovazione sono state oggetto dell'ultima riunione della commissione consiliare cultura e attività produttive, alla quale ha partecipato NA StartUp, la community tutta napoletana pensata per far crescere le startup nella città partenopea.

La spinta alla formazione di nuovi talenti e ad attrarre capitali, formando al contempo figure di alta professionalità nel mondo della tecnica e dell’innovazione, che anima il gruppo di lavoro delle startup, deve trovare - secondo il presidente Carbone - una modalità di incontro con le competenze proprie dell’amministrazione comunale.

Tra i punti proposti, la definizione di possibili percorsi di collaborazione con il Comune per ospitare eventi di incontro tra talenti nazionali ed internazionali, già eventi on line seguitissimi, mensili e gratuiti e appuntamenti mensili con i professionisti delle startup per aggiornare in tempo reale lo scambio di proposte.

Alla commissione, Antonio Prigiobbo, direttore e cofondatore della community NA StartUp, ha raccontato nei dettagli le attività del network che offre supporto finanziario e operativo a quanti vogliano sviluppare progetti nati da buone idee e che abbiano possibilità di essere realizzate. Con lui anche quattro esempi di giovani imprenditori che vivono e lavorano in città e che collaborano per attrarre e formare nuovi talenti d’impresa: Giuseppe Autorino, imprenditore del turismo e dell’accoglienza, Ivan Dama, imprenditore delle app digitali, Michela Musto, architetta e fondatrice dello spazio “The Spark” di piazza Bovio e Giancarlo Donadio giornalista e imprenditore del ramo comunicazione.

Per Flavia Sorrentino (Movimento 5 Stelle) esiste un tema di attenzione istituzionale e politica e di carenze di finanziamenti nazionali e di infrastrutture per il mondo delle nuove imprese. Come Comune, però, occorre avere margini operativi e affiancare chi vuole fare impresa in questa città, impegnandosi a fare rete con le imprese e ad affiancarle. Iris Savastano (Forza Italia) ha sottolineato non la mancanza di competenze, ma la necessità di favorire l'incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro e di opportunità di qualità per i giovani che si formano nelle nostre Università.

Per Alessandra Clemente (gruppo Misto) NaStartUp è un elemento identificativo del territorio. La proposta che può essere percorribile è quella di un tavolo di lavoro comune che tenga dentro le cose dette oggi e le proposte su quanto si potrebbe fare come istituzione. Andrebbero poi contemporaneamente verificati, con i servizi del mercato del lavoro, i dati su quanto hanno prodotto negli anni gli incubatori d’impresa promossi dal Comune. Gennaro Esposito (Manfredi Sindaco) ha proposto di mettere a disposizione del mondo delle startup napoletane luoghi di proprietà comunale che possano ospitare laboratori e momenti di incontro e formazione. 

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