Lo Stadio Collana torna alla Regione Campana: il Tar respinge il ricorso della Giano
Nella gestione dell’impianto polisportivo vomerese subentrerà ora l’ARUS, l'Agenzia regionale per lo sport
Con sentenza n.3477/2022, depositata oggi, il Tar Campania ha respinto il ricorso proposto dalla "Giano", concessionaria dello stadio Collana, contro il provvedimento regionale che ha disposto la decadenza della società dalla concessione e ha ordinato il rilascio della struttura sportiva del Vomero.
"Il Tar - spiega in una nota la Regione Campania, ente proprietario dell'impianto - ha rilevato che la società ricorrente ha violato la disciplina in materia di appalti, disponendo l’affidamento diretto di lavori, senza il previo espletamento di una gara pubblica, per un importo di 6 milioni, a società collegata ad uno dei soci della stessa Giano, peraltro sprovvista delle certificazioni SOA e dei requisiti tecnici-organizzativi ed economico-finanziari previsti dalla legge. Tale modus operandi è stato ritenuto dal TAR anche elusivo del divieto, vigente per le società senza scopo di lucro (quali sono le società sportive dilettantistiche), di distribuire, anche in modo indiretto, utili e avanzi di gestione. Infine, il TAR ha rilevato la correttezza del provvedimento di decadenza anche nella parte in cui ha ritenuto che l’attribuzione della maggioranza assoluta (oltre il 90%) della società Giano al socio imprenditore ha sostanzialmente modificato la natura della concessionaria, nella quale la componente sportiva è diventata del tutto marginale".
Nella gestione dell’impianto polisportivo di piazza Quattro Giornate subentrerà ora l’ARUS, l'Agenzia regionale per lo sport.
Tagliaferro (V Municipalità): "L'affidamento della struttura al Coni è l'unica soluzione perseguibile"
"Ho personalmente seguito la vicenda da diversi anni a questa parte - spiega a NapoliToday il consigliere della V Municipalità Arenella Vomero Gianluca Tagliaferro - e gli interrogativi destati erano sempre numerosi. Non farò e spero si evitino speculazioni politiche, specie dove la magistratura (quella finanziaria in particolare, Corte dei Conti) ha sostenuto il suo più pregevole e proficuo sforzo nell'interesse della legalità dell'azione amministrativa e del corretto e più efficace ed efficiente perseguimento delle finalità collettive".
"L'affidamento della struttura al Coni è l'unica soluzione perseguibile ai fini dell'interesse pubblico", conclude Tagliaferro.