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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

"Cara Napoli, ti scrivo": il sindaco di Cantù si rivolge alla città

Un lungo post su Facebook: "Ti devo delle scuse. Non le devo ai tuoi cittadini, perché non ho espresso alcun giudizio su di loro, ma a te perché ti ho usata"

"Cara Napoli, scrivo a te perché mi sa che coi tuoi cittadini per me in questo momento è un po' dura parlarci direttamente". Inizia così il lungo post su facebook pubblicato da Claudio Bizzozero, sindaco di Cantù, dopo la bufera degli ultimi giorni.

"Ti scrivo perché ti devo delle scuse. Non le devo ai tuoi cittadini, perché non ho espresso alcun giudizio su di loro e non l'ho fatto perché penso che in ogni luogo al mondo, a Napoli come a Milano, a Londra come a Calcutta, a New York come a Rio, ci siano buone persone e cattive persone. Perché penso cioè che tutto il mondo è paese. Devo delle scuse a te direttamente. E sai perché? Perché ti ho usata. Mi devi perdonare se l'ho fatto, ma proprio non sopportavo che ti stessero sbeffeggiando in quel modo ignobile e che nel contempo così tanti tuoi cittadini lo tollerassero ed anzi persino approvassero. Non comprendevo come potesse, un milione di persone, non reagire di fronte a chi stava così platealmente leccando loro il c,,, (scusami il termine, ma così ci capiamo meglio) quando in realtà voleva prenderli per il c.... Mi chiedevo come fosse possibile che, a parte pochi giovani dei centri sociali e il tuo sindaco, così tanti tuoi cittadini cominciassero a credere in quei ciarlatani da quattro soldi, falsi e traditori. Ma è mai possibile, mi dicevo, che anche i napoletani (notoriamente più svegli di noi lombardi) possano farsi pigliare per il c... da 'sti cialtroni che per venticinque anni hanno preso per il culo noi? Non ci potevo proprio credere! Mi montava una rabbia che ... non puoi immaginare! E poi quando ho sentito quel ridicolo "Napoli è casa mia" ... e beh ... a quel punto non ci ho visto proprio più e mi son detto: "tutto ha un limite! adesso la maschera a 'sto soggetto gliela tiro giù io!". Forse sono stato un po' presuntuoso, vero? Ma sai com'è quando ci si incaz... proprio di brutto? Ecco ... stavo così. Solo che ... un piccolo insignificante sindaco lombardo di provincia, come c...zo fa a smascherare un lanciatissimo leader di partito che io mi guardo bene dal votare ma che adesso si mettono in tanti ad applaudire e a votare pure al sud? Io non ho un partito a cui appoggiarmi. E su chi allora posso contare? Beh (mi son detto) ... sui napoletani! Sì ma ... come faccio a farmi ascoltare da un milione di persone per le quali io sono un perfetto sconosciuto, un insignificante sindaco di una piccola cittadina del profondo nord, con una popolaziobe di 40.000 abitanti, pari ad un piccolo quartiere di Napoli? Direi ... decisamente ... un'impresa impossibile. A meno che ... riesco ad attivare l'arma in assoluto più forte che i napoletani possiedono: il loro "patriottismo", che è una delle caratteristiche più evidenti ed invidiabili dei napoletani e che nessun altro in Italia possiede come loro (a parte forse i senesi). Tucca tutto ad un napolerano ma non la sua patria. E per un napoletano, la patria è Napoli. Allora io ... sai cosa faccio? Do uno schiaffo a Napoli e glielo do così forte che è sicuro che i napoletani mi sentono".

Sulla visita delle Iene: "Con Giulio Golia stavo quasi per farlo e raccontargli tutto, ma poi ho tenuto duro. Tanto a quel punto il dado era ormai tratto e perciò meglio resistere e provarci fino in fondo". E poi, rivolgendosi ai napoletani: "Non vivete in una fogna e questo è chiaro. Una città per certi aspetti bellissima la vostra. Averne di città con una storia millenaria come la vostra, una natura unica e prorompente, monumenti che fanno paura tanto sono belli. Che vi manca per trasformare tutto questo ben di Dio in un paradiso? Perché sì ... io ho esagerato per attirare la vostra attenzione, ma neanche tanto, quanto a criminalità e tutto il resto che di negativo c'è ed è innegabile. Un paradiso lo era di sicuro prima che arrivassero i Savoia ma adesso ... sinceramente ... qualcosa che non quadra c'è. E mi pare che su questo si possa essere d'accordo no?.... Voi vivete a Napoli, ma Napoli non è più la vostra patria. Ve l'hanno tolta 150 anni fa, derubandola, massacrandola, violentandola. Ve l'hanno tolta pezzo per pezzo. Proprio come hanno fatto con la nostra qui. Che per noi si chiama Lombardia... Basta un niente per scatenarci gli uni contro gli altri. Basta una parola: "fogna". E via che si parte".

Verso le fine del post: "Cantù non è certo Napoli, ma noi siamo il cuore della Brianza. Non abbiamo il mare, ma anche il lago non scherza. E, scusate la superbia, non mi sembra poco. Noi qui. Voi là. Magari ci facciamo pure aiutare dai veneti, dai sardi, dai siciliani ... hai visto mai che 'sta volta ci si può provare davvero? Oppure? Oppure mi son preso dei grandi insulti e non succede niente. Come sempre da 150 anni. Però io potrò sempre dire: ci ho provato ... e ho rischiato di mio ... in prima persona"

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