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Politica Ercolano

Bonajuto rischia la sfiducia: 13 consiglieri presentano mozione

Il Pd abbandona il sindaco di Ercolano passato a Italia Viva. La reazione: “Facciano pure”

L'amministrazione comunale di Ercolano, retta dal sindaco Ciro Bonajuto, sembra essere giunta al capolinea. Tredici consiglieri comunali hanno presentato la richiesta urgente di convocazione del consiglio comunale per discutere una mozione di sfiducia al sindaco. Tra i firmatari ci sono sia membri della maggioranza che dell'opposizione. A scatenare il terremoto politico sono stati i membri del Partito democratico, ex partito del primo cittadino poi passato a Italia Vita. 

Si tratta di sette consiglieri del Pd, il segretario Luigi Luciani, Gennaro Sulipano, Salvatore Cristadoro, Antonietta Garzia, Maria Grazia Prillo, Gennaro Oliviero e Antonio Liberti che hanno presentato l'ordine del giorno insieme ai rappresentanti dell’opposizione Piero Sabbarese e Nicola Abete di Azione, Gennaro Miranda di Fdi, Gennaro Cozzolino del M5S e Nancy Scognamiglio e Colomba Formisano del Gruppo Misto. 

Le parole di Bonajuto

Immediata è arrivata la risposta del sindaco Bonajuto. “Ho appreso che tredici consiglieri comunali hanno presentato la richiesta di mettere all’ordine del giorno una mozione di sfiducia nei miei confronti. Lo facciano pure, vadano avanti e continuino su questa strada. Sinceramente è l’ultimo dei miei pensieri. In questi mesi sono stato sempre in prima linea, e spesso solo, ad affrontare un’emergenza sanitaria senza precedenti. Sono stato solo a lanciare un grido d’allarme contro le scarcerazioni di pregiudicati legati ai clan del nostro territorio. Sono stato solo accanto ai commercianti e imprenditori che stanno vivendo un momento drammatico per il futuro delle proprie attività e, soprattutto, delle loro famiglie.

Ho trascurato la mia famiglia e miei affetti, ho trascorso questi mesi senza un attimo di tregua mentre, evidentemente, qualcun altro era più interessato al proprio posizionamento che alla salute della popolazione ed alla città.
Io ho sempre anteposto il bene dei cittadini alle beghe personali e continuerò a farlo, quindi facciano pure e vadano avanti. Ne risponderanno alla città ed io non ho paura”.

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