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Lutto nel mondo della politica e dello sport: addio a Serafino D'Onofrio

Napoletano, da tanti anni a Bologna, è stato consigliere comunale nel capoluogo emiliano, dirigente del Psi, sindacalista della Uil e presidente dell'Aics Bologna

Lutto nel mondo della politica e dello sport. Si è spento all'età di 69 anni Serafino D'Onofrio. Napoletano, viveva da circa 45 anni a Bologna. E' stato consigliere comunale nel capoluogo emiliano, dirigente del Psi, sindacalista della Uil e presidente dell'Aics Bologna.

D'Onofrio è sempre rimasto legato alle sue origini partenopee, tanto che - come ricorda BolognaToday - aveva fondato anche l'associazione culturale "Reginella", che raggruppa i napoletani di Bologna.

Questo il ricordo della vice-sindaca di Bologna Emily Clancy in apertura della seduta odierna del consiglio comunale: "Serafino D’Onofrio è stata una figura estremamente importante per la nostra città, per cui non sarà facile rendergli giustizia in pochi minuti. Serafino è stato la politica nel senso più alto del termine, fatta per la polis, fatta per la comunità, fatta creando quei corpi intermedi di cui sentiamo così tanto la mancanza. Un uomo che ha dedicato tutta la sua esistenza alla vita pubblica e associativa, al servizio delle cittadine e cittadini della nostra città, naturalmente senza mai dimenticare gli affetti, famiglia, amici e amiche. Il 5 agosto avrebbe compiuto 70 anni. La sua occupazione principale è stata quella di ferroviere e si è occupato di sicurezza sul lavoro per Trenitalia. È stato sindacalista della UIL - Unione Italiana del Lavoro, dirigente politico col Partito Socialista Italiano, ma anche dirigente e amministratore pubblico nel Consorzio dei trasporti pubblici e nell’ATC. È stato consigliere del quartiere Santo Stefano e Consigliere comunale di Bologna dal 2004 al 2009, nel mandato amministrativo del sindaco Sergio Cofferati, per la lista Società Civile - il Cantiere. Dal 2013 è stato il presidente di AICS - Associazione Italiana Cultura Sport per la provincia di Bologna. Socialista convinto, poliedrico, spiritoso e intelligente come sanno essere i napoletani, una figura sensibile e creativa, un sognatore e un idealista. Negli anni, insieme a tante compagne e compagni, ha condiviso le battaglie ambientaliste per questa città e in questo senso si è sempre mosso per sensibilizzare rispetto alle questioni della sostenibilità, dell’ecologia e della rigenerazione. Così come sapeva sempre essere vicino ai giovani, e il linguaggio comune che parlavano era quello della passione per lo sport, magari praticato in spazi che creavano ibridazione culturale. Solo per citarne una ad esempio, quante telefonate e commissioni su OZ Bologna, quanto ti sei prodigato perché quell’esperienza speciale trovasse casa a Bologna. Eri così eclettico: dal partito socialista ai movimenti, dalle istituzioni ai centri sociali. Attraversavi tutti questi contesti con passione e in ognuno portavi qualcosa. Un napoletano adottato da Bologna, infatti non possiamo che definirti vulcanico. Eri sempre immerso nel creare, dare impulso, mettere intorno a uno stesso tavolo o a una stessa tavolata. Ti chiamavamo alle 20 di domenica sera perché il dibattito che avevamo previsto all’aperto stava per essere rovinato da un acquazzone? Tu ci richiamavi cinque minuti dopo offrendoci una struttura alternativa al coperto. Sempre pronto, sempre presente, un presente che sapevi apprezzare e vivere appieno tenendo allo stesso lo sguardo al futuro. Socialista e laico. Ironico e autoironico, sapevi prendere in giro e prenderti in giro. Quanta forza nel sapersi mostrare nella propria fragilità, umanizzando una fase della vita che talvolta il pudore vorrebbe nascondere, regalando invece ad altri che stanno soffrendo una testimonianza di forza che dà l’esempio.E ancora quanta ironia, sapevi farci far ridere anche nei momenti difficili. Hai continuato a dare impulso ad attività e iniziative fino a pochissimi giorni fa. Proprio venerdì c’è stata la presentazione della mostra su Compagna, la rivista delle donne del Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria. Una delle tue ultime rappresentazioni di generosità, perspicacia e passione, realizzata insieme all’AICS. Sei stato un uomo dei movimenti e delle istituzioni, ma posso dire che sei stato anche un femminista, attento e desideroso che riscoprissimo il protagonismo delle compagne, di alcune femministe ante litteram in un mondo ancora costruito dagli uomini come quello in cui si muovevano loro. Volevi una Bologna città libera e in tanti luoghi e modi l’hai saputa creare. Grazie per tutto quello che hai fatto per la nostra città. Le condoglianze di Bologna tutta, a tua moglie Gabriella, ai tuoi figli Federica e Francesco, alle nipotine, ai compagni e alle compagne delle tue tante vite ed esperienze. Come scrivevi tu: chi ha amici veri non muore mai. E tu che sì avevi amici veri ma che amico vero sei stato a tua volta, per così tante e tanti, è certo: non morirai mai". 

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